Catania

Le àbsidi normanne

Alla fine del XI secolo, al tempo del Granconte Ruggero, venne edificata la cattedrale di Sant'Agata laddove, in precedenza, si trovavano le terme romane (oggi accessibili e visitabili).
Quando i normanni conquistarono la Sicilia e cacciarono gli arabi, decisero di costruire una grande ed importante chiesa nel cuore dell’antica città di Catania.foto delle absidi dall'esternoSebbene la cattedrale con il passare dei secoli abbia subìto molte trasformazioni, ancora oggi si conservano le antiche strutture delle àbsidi dell’epoca normanna. Ruggero II, per costruire la nuova chiesa, scelse un luogo prossimo al mare e fece realizzare una “Ecclesia munita”, cioè una chiesa fortificata. La scelta non fu casuale: si intendeva, così, difendere la città dagli attacchi stranieri e dimostrare la potenza del potere religioso del vescovo di Catania. Per questo motivo vennero costruiti muri spessi e furono realizzate le feritoie , i corridoi per le ronde e i merli , ancora oggi visibili nelle parti esterne del transetto e delle àbsidi .
Zoom su feriotie e merliLe strutture normanne sono facilmente riconoscibili poiché, rispetto al resto dell’edificio, esse sono interamente realizzate con mattoni in pietra lavica .
All’interno, invece, l’antica struttura normanna è riconoscibile solo nell’àbside di sinistra.Le altre due, quella maggiore e la cappella di Sant’Agata sono, infatti, ampiamente decorate e colorate, ed entrambe hanno perso il rigore e l’austerità dell’antica struttura.
foto retabloL’àbside di sinistra mostra ancora la vecchia pietra squadrata priva di decorazioni.

Un trionfo di colori

I sensi raccontano la Chiesa di San Sebastiano

Un piccolo ambiente dall’ingresso dorato

Una chiesa imponente e luminosa

I colori della Cattedrale

Modica, una città dalle origini antichissime

Tra il bianco e il nero

La scalinata degli angeli

Un nuovo ingresso per Santa Chiara

Una piazza come cuore della città

I sensi raccontano la Chiesa Madre di San Nicolò e del Santissimo Salvatore

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

Alcune opere di pregio

I signori Barresi-Branciforti

I sensi raccontano La Scalinata di Santa Maria del Monte

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e San NicoIò l’Arena

Un salone per le feste

Rosario Gagliardi, il maestro del Val di Noto

La città barocca sul mare

San Benedetto: un gioiello riaperto al pubblico

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Giorni di festa

Palazzolo in festa

Un nuovo sito per una nuova città

Dal tardo-gotico a noi

Un museo per non perdere la tradizione

Una città a forma d’aquila

Le àbsidi normanne

La parete prende vita

Da San Tommaso a San Giuseppe

Un palazzo parlante

Una festa solo per Scicli

Il Monastero Benedettino, uno dei più grandi d’Europa

Alla scoperta della chiesa madre

Il Ruolo degli Ordini religiosi nella ricostruzione del Val di Noto

Chiesa di San Giuliano ai Crociferi: la ricostruzione

Una città in miniatura

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Chiara

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

L’infiorata: la festa dei colori e dei fiori

Militello, storia di un feudo illuminato

Una lunga ricostruzione

Un simbolo per la città

I sensi raccontano la chiesa di San Giovanni Battista

Il teatro del gusto

Alla ricerca del colore

I sensi raccontano la chiesa di Santa Maria del Carmelo

Il giardino dei Novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

Badia Sant’Agata, quanto carattere!

I sensi raccontano Palazzo Nicolaci

La chiesa del Carmine

Nuove strade per Catania

Palazzo Nicolaci di Villadorata, chi sarà l’architetto?

Le maioliche della scalinata

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

La cucina, uno scrigno di colori

Fontana della Ninfa Zizza, acqua pubblica in città

La cattedrale di Sant’Agata: un lungo lavoro di ricostruzione

I mensoloni: celebrazione della famiglia Nicolaci

Il cioccolato di Modica

Il crocifisso di Burgos

Una chiesa protagonista

Una città a colori

Sant’Agata e le candelore

Un nuovo sito per una nuova chiesa

La città dei musei

Una facciata protagonista

Un nuovo palazzo per i signori La Rocca

Il disastroso terremoto

La dimensione sovrannaturale della cappella del Santissimo Sacramento

La pietra calcarea, il colore dell’armonia

Le due chiese

Dal contrasto dell’esterno al tripudio di colori dell’interno

I sensi raccontano Palazzo Napolino Tommasi Rosso

I sensi raccontano Palazzo La Rocca

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Chiara

I sensi raccontano la Chiesa dell’Annunziata

Alcuni capolavori

I sensi raccontano la chiesa di San Giuseppe

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

Una pavimentazione a colori

La libertà di culto e il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

Tanti proprietari, un solo palazzo

Una chiesa barocca a metà

I luoghi del sapere: la Biblioteca dei Benedettini

Due illustri santi patroni

San Nicolò l’Arena: una chiesa incompiuta

I sensi raccontano la Badia di Sant’Agata

Una città, due siti

Splendide rapide decorazioni

Collegamento con gli altri siti UNESCO

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

La facciata come il teatro dell’opera dei pupi

I colori dell’interno

Una città, tre siti

Un progetto di Vincenzo Sinatra

San Sebastiano, quanto lavoro!

Un premio Nobel a Modica

La festa di San Giacomo

L’interno e i suoi capolavori