Scicli

La chiesa di San Giovanni Evangelista

foto della chiesa dalla piazzaEdificata nella città nuova accanto all’attuale municipio , la chiesa di San Giovanni Evangelista è uno degli esempi più rappresentativi del barocco sciclitano. L’edificio originario, fondato dalla baronessa Giovanna Di Stefano, fu distrutto dal terremoto del 1693. Già nei primi anni del settecento le monache si adoperarono alla ricostruzione del convento, in seguito demolito per costruire il palazzo municipale, e tra il 1760 e il 1765 si avviarono i lavori di ricostruzione della chiesa, diretti dall’architetto Fra’ Alberto Maria di San Giovanni Battista. Nel 1777 fu convocato, come perìto, l’ingegnere Vincenzo Sinatra. Infine, per le decorazioni interne intervenne l’architetto don Vincenzo Signorelli. La composizione del prospetto riflette i canoni del tardo barocco ed è possibile apprezzarla in tutto il suo slancio scenografico, dalla stretta via Duca degli Abruzzi posta di fronte.

movimento ondulatorio della facciata
La chiesa è un prezioso esempio di barocco siciliano. È costruita su tre piani (detti “ordini”) con linee curve, che danno all’osservatore l’impressione di una struttura proiettata verso l’alto. Il portale d’ingresso è preceduto da una scalinata di sette gradini curvi che segue le forme della facciata. Il prospetto in pietra calcarea è suddiviso in tre ordini o piani di tipo ionico con capitelli decorati da volti e festoni. L’andamento concavo e convesso della prima fascia è enfatizzato dal gioco di luci e ombre delle colonne binate. La seconda fascia presenta un’apertura centrale e due più piccole laterali ed è avvolta da una balconata curva in ferro lavorato, detta gelosia. Infine la sommità o terzo ordine è concluso da un timpano spezzato che chiude lo slancio verticale della facciata.

Il candido esterno è suddiviso in tre ordini, scandito da coppie di colonne che ne enfatizzano la forma convessa al centro e le concavità laterali e ne aumentano i giochi di luce.
movimento ondulatorio della facciataTra gli elementi più interessanti vi sono i capitelli ionici decorati con facce e festoni che si ripetono con dettagli diversi su ogni livello. La fascia inferiore è descritta dal portale ligneo d’ingresso e da due piccole nicchie laterali; quella centrale è scandita da tre aperture di diverse dimensioni, celate da una balconata arricchita da una ringhiera in  ferro battuto chiamata gelosia e termina con un elegante timpano spezzato timpano spezzato curvo.
dettaglio Gelosie, secondo livello

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata

La biblioteca dei benedettini

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

La casa-museo Antonino Uccello

La scalinata degli angeli

La ricostruzione dopo il terremoto

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

Le due chiese

I sensi raccontano Palazzo Zacco

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

La città a forma d’aquila

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

L’inizio di un’autentica concezione barocca

L’arte delle maioliche

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte

Sant’Agata e le candelore

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

L’architettura religiosa

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

Rinascita e urbanistica della città di Noto

Una città, tre siti

La città di Modica tra natura e urbanistica

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

La chiesa di San Francesco

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Gli articolati spazi interni

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

La chiesa e il collegio

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

Uno scrigno di opere preziose

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Il palazzo dei Due Mori

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

Un patrimonio di opere votive

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

Le nuove strade della città

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

Il palazzo, la città, la chiesa

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

Scenografia e devozione per Sant’Agata

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

La chiesa di San Giovanni Evangelista

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

La chiesa di San Paolo

Il palazzo di città

L’interno e le opere d’arte

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

L’arte nel duomo

La chiesa di Santa Maria del Monte

Il palazzo Trigona di Canicarao

Luminosi spazi sacri

Le opere nella chiesa

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

Militello: storia di un feudo illuminato

Città e natura

Il Monastero dei Benedettini

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

Un giardino di pietra

La città nella città

Il convento dei frati francescani

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

Il Duomo di San Giorgio

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

I sensi raccontano Palazzo Trigona

San Domenico e la firma del Gagliardi

La chiesa della Madonna della Stella

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

La chiesa di San Benedetto

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

Gli altari, i santi e le opere scultoree

Virtuosismi, decorazioni e altari

Un progetto unitario per la città di Catania

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

La chiesa e il monastero

Scenografia, luci e colori della cattedrale

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

Il teatro greco più piccolo del mondo

Un premio nobel a Modica

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

Storia di una rinascita

Scicli, città dalle barocche scenografie

La badia di Sant’Agata