Catania

La cucina, uno scrigno di colori

Tra gli ambienti più suggestivi del monastero si deve ricordare la cucina. 
foto cucina della portaCome il refettorio, l’antirefettorio, la biblioteca e il museo, anche lo spazio dedicato alla preparazione dei cibi fu progettato da Giovan Battista Vaccarini e la cui costruzione iniziò nel 1739.
L’architetto dovette certamente tenere conto delle regole dell’architettura monastica che prevedevano l’isolamento della cucina dagli altri ambienti. In questo modo, nel caso di un incendio, si evitava la possibilità che esso potesse estendersi agli altri ambienti. Tanto che i passaggi che conducevano al refettorio oltre ad essere stretti erano muniti di sbarramenti multipli.foto cucina dei benedettiniLa cucina con gli anni ha subìto varie modifiche, ma la struttura con al centro i fuochi è rimasta uguale, un enorme braciere posizionato in una “camera” a forma di ottagono.
Splendide sono le decorazioni in maioliche che arricchiscono la struttura, creano dei quadri colorati arancioni e blu a fondo bianco con motivi astratti. Altrettanto sorprendente è il pavimento, anch’esso realizzato con maioliche colorate, riveste tutto l’ambiente. Essa, però, non è una semplice pavimentazione uniforme: è divisa in otto parti e si alternano due diverse decorazioni.
La prima è una pavimentazione bianca con fini decorazioni geometriche blu, nere e gialle che ricopre le porzioni più piccole; l’altra è più grande e più colorata: il giallo, il verde dominano la decorazione tra cui si inseriscono il blu, l’arancione e il bianco.foto Dettaglio maioliche

Il cioccolato di Modica

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La cucina, uno scrigno di colori

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Una città a colori

Alla ricerca del colore

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

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Militello, storia di un feudo illuminato

Il teatro del gusto

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Chiara

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Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

Un premio Nobel a Modica

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Una festa solo per Scicli

Fontana della Ninfa Zizza, acqua pubblica in città

La dimensione sovrannaturale della cappella del Santissimo Sacramento

Una città a forma d’aquila

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e San NicoIò l’Arena

Nuove strade per Catania

Una lunga ricostruzione

I colori dell’interno

Il Monastero Benedettino, uno dei più grandi d’Europa

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

Collegamento con gli altri siti UNESCO

Le maioliche della scalinata

I sensi raccontano Palazzo La Rocca

Un salone per le feste

I sensi raccontano Palazzo Napolino Tommasi Rosso

Palazzolo in festa

I sensi raccontano la chiesa di San Giovanni Battista

I signori Barresi-Branciforti

Tra il bianco e il nero

Un nuovo ingresso per Santa Chiara

Dal tardo-gotico a noi

Il Ruolo degli Ordini religiosi nella ricostruzione del Val di Noto

Il giardino dei Novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

Rosario Gagliardi, il maestro del Val di Noto

La parete prende vita

Dal contrasto dell’esterno al tripudio di colori dell’interno

Due illustri santi patroni

Una chiesa imponente e luminosa

Una piazza come cuore della città

L’interno e i suoi capolavori

I colori della Cattedrale

Chiesa di San Giuliano ai Crociferi: la ricostruzione

Una città, tre siti

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

I sensi raccontano La Scalinata di Santa Maria del Monte

La pietra calcarea, il colore dell’armonia

I sensi raccontano Palazzo Nicolaci

La scalinata degli angeli

Alla scoperta della chiesa madre

Le due chiese

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

Badia Sant’Agata, quanto carattere!

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La città dei musei

Le àbsidi normanne

I sensi raccontano la Chiesa Madre di San Nicolò e del Santissimo Salvatore