Modica

Il Duomo di San Giorgio

Modica è caratterizzata da due grandi fuori scala architettonici che dominano tutta la città: uno di questi è il Duomo di San Giorgio, l’edificio ecclesiastico più monumentale del Val di Noto.

frontale all’altezza di metà della scalinata
Il Duomo di san Giorgio è uno dei due edifici più grandi di Modica che si innalza con la sua mole gigante in cima alla scenografica scalinata di ben 250 gradini. La sua imponente facciata a torre alta 62 metri e progettata dall’architetto Gagliardi è uno dei simboli del barocco siciliano. I cinque portali di ingresso sono in stile rococò e indicano la presenza di altrettante navate che si concludono con tre absidi. La facciata è caratterizzata dalla torre centrale ed è scandita da possenti colonne che la suddividono in cinque parti verticali nella prima fascia. In questa fascia si alternano forme concave e convesse che movimentano la superficie come onde di pietra. L’effetto di slancio della seconda e terza fascia è esaltato dalla concentrazione di colonne, tre per lato, nella parte centrale vicine al portale maggiore riccamente decorato.

 duomo drone L’attuale chiesa è il maggiore esempio della teatralità barocca, enfatizzata al massimo dalla sua posizione in cima alla scenografica scala di 250 gradini, pensata per collegare i due dislivelli della città.
Con la sua imponente facciata a torre è uno dei maggiori simboli del barocco siciliano.
 guglia san giorgioLe sue origini risalgono all’età medievale: fu distrutta e ricostruita più volte a cause degli eventi sismici del 1542, del 1613 e quello devastante del 1693. Fu costruita a partire dal 1702 e completata con l’apposizione della croce in ferro sulla guglia nel 1842.
Dett primo ordine della chiesaDiversi architetti lavorarono al progetto arricchito da disegni in continua evoluzione, visto il lungo protrarsi degli interventi nel corso del tempo; in particolare, Rosario Gagliardi supervisionò i lavori della caratteristica facciata a torre, alta poco più di 60 metri.
Sebbene non sia attestato nei documenti di progetto, dal 1761 in poi l’architetto Francesco Paolo Labìsi proseguì i lavori occupandosi della realizzazione del secondo e terzo ordine della facciata e dei portali rococò dalle forme sinuose e ricche di decorazioni.
I portali d’ingresso, furono realizzati in seguito, dal capomastro Carmelo Cultraro.
Il genio del rinnovamento siciliano, assorbì anche le proposte che giungevano dal Barocco europeo, tanto che alcune soluzioni adottate nella facciata della Cattedrale di Dresda , completata nel 1753, possono essere state prese da esempio da parte del Labìsi.

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

La chiesa di San Giovanni Evangelista

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

L’architettura religiosa

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata

Città e natura

La chiesa di Santa Maria del Monte

La biblioteca dei benedettini

La chiesa di San Paolo

Le opere nella chiesa

Un progetto unitario per la città di Catania

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte

Luminosi spazi sacri

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

Il teatro greco più piccolo del mondo

San Domenico e la firma del Gagliardi

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

La chiesa della Madonna della Stella

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

Un premio nobel a Modica

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

La città a forma d’aquila

Scenografia, luci e colori della cattedrale

La scalinata degli angeli

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

Storia di una rinascita

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

Scicli, città dalle barocche scenografie

La città nella città

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

Scenografia e devozione per Sant’Agata

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

Un giardino di pietra

L’arte delle maioliche

Il palazzo di città

Il convento dei frati francescani

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

Rinascita e urbanistica della città di Noto

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

Virtuosismi, decorazioni e altari

Sant’Agata e le candelore

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

Le due chiese

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

La chiesa e il monastero

Uno scrigno di opere preziose

L’arte nel duomo

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

La chiesa e il collegio

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

Il palazzo dei Due Mori

Un patrimonio di opere votive

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

La città di Modica tra natura e urbanistica

Il Monastero dei Benedettini

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

La casa-museo Antonino Uccello

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

La chiesa di San Benedetto

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

Il palazzo, la città, la chiesa

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

Gli articolati spazi interni

La ricostruzione dopo il terremoto

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

Una città, tre siti

La chiesa di San Francesco

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

L’interno e le opere d’arte

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

Il Duomo di San Giorgio

Militello: storia di un feudo illuminato

La badia di Sant’Agata

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

I sensi raccontano Palazzo Zacco

Le nuove strade della città

I sensi raccontano Palazzo Trigona

Il palazzo Trigona di Canicarao

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

L’inizio di un’autentica concezione barocca

Gli altari, i santi e le opere scultoree