Catania

La scalinata degli angeli

L’elemento architettonico più celebre dell’intero complesso monastico è la Scala degli angeli.
Il maestoso ingresso principale che conduce all’interno della chiesa fu completato nel 1712 ed è un esempio caratteristico del barocco siciliano.
La scalinata degli angeli, così chiamata per la presenza di sculture che rappresentano le creature celesti, è realizzata in stucco marmorino, un materiale meno pregiato del marmo ma utilizzato, sapientemente, per far risaltare con maggiore intensità la ricchezza della chiesa.
Per tale ragione, tutto ciò che si trovava al di fuori del portale d’ingresso della chiesa doveva risultare meno pregiato per non far distrarre il fedele dal raccoglimento della preghiera.
La scalinata, con le sue convessità, concavità, stucchi ed ellissi, rispecchia il dinamismo dell’architettura barocca. Questa fu costruita per risolvere il problema del collegamento e del dislivello tra il piano della strada situato a sette metri di profondità e il piano di calpestio della chiesa.
La pavimentazione composta da lastre marmoree bicrome è molto antica ed è stilisticamente in contrasto con l’esuberante scala barocca.
Il portale, di autore ignoto, risalente al 1708 è interamente scolpito in legno, con 8 formelle raffiguranti scene di vita di san Benedetto.

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La chiesa di Santa Maria del Monte

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La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

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La città nella città

Uno scrigno di opere preziose

La città a forma d’aquila

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Gli articolati spazi interni

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Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

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Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata

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Gli altari, i santi e le opere scultoree

L’architettura religiosa

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

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La ricostruzione dopo il terremoto

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

La scalinata degli angeli

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

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Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

Un progetto unitario per la città di Catania

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

La chiesa della Madonna della Stella

L’arte delle maioliche

San Domenico e la firma del Gagliardi

La casa-museo Antonino Uccello

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

L’interno e le opere d’arte

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

Il Monastero dei Benedettini

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

Un premio nobel a Modica

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

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Storia di una rinascita

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

Scenografia e devozione per Sant’Agata

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La città di Modica tra natura e urbanistica

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

Militello: storia di un feudo illuminato

Virtuosismi, decorazioni e altari

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

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Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

La chiesa e il monastero

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Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Scicli, città dalle barocche scenografie

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Il palazzo, la città, la chiesa

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

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La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

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L’inizio di un’autentica concezione barocca

Il teatro greco più piccolo del mondo