Noto

Un nuovo ingresso per Santa Chiara

La chiesa di Santa Chiara si trova all’angolo tra la via principale, Corso Vittorio Emanuele, e via Pier Capponi vicino a Porta Reale costruita per volontà delle monache benedettine interessate a realizzare il monastero e la chiesa annessa al convento.
Il lavoro venne affidato al grande architetto Rosario Gagliardi che si occupò di entrambi i progetti . Sebbene il monastero non rispecchi più il disegno originale, a causa di varie trasformazione avvenute nel corso del tempo, lo stesso non si può dire della chiesa.

portale d’accesso originale della chiesa
La chiesa di Santa Chiara si trova all’angolo tra la via principale, Corso Vittorio Emanuele, e via Pier Capponi. L’edificio ha una pianta ovale e questo fa si che anche la volta abbia questa forma. La decorazione delle volta ha uno sfondo bianco con decorazioni in stucco dorato realizzata su progetto dell’architetto Rosario Gagliardi. Sulla trabeazione bianca e con gli spigoli in stucco dorato poggiano sei finestre, tre da un lato e tre dall’altro; ad aprire a chiudere ciascuna fila di finestre, un quadro all’inizio e uno alla fine, tra le finestre e i quadri sono posizionati gli apostoli; segue la decorazione della volta con al centro una nuvola e putti dorati da cui spuntano raggi color oro.

L’edificio religioso, terminato nel 1758, è di piccole dimensioni e presenta una facciata, anch’essa ridotta e simile a una torre campanaria che si articola su tre piani.
Sul primo è collocato il vecchio ingresso, oggi non più utilizzato a causa di un abbassamento del livello stradale; il secondo ha una finestra con gelosia ; l’ultimo ha una torre campanaria e una terrazza sul tetto da cui è possibile ammirare l’intera città di Noto. dettaglio gelosiaIl nuovo ingresso fu realizzato sul lato destro dell’edificio, infatti, una scala laterale consente l’accesso alla chiesa. Il materiale usato per la facciata è l’inconfondibile pietra calcarea bianca che, colpita dal sole, assume il colore dell’oro!
foto dalla terrazza

L’interno e i suoi capolavori

San Sebastiano, quanto lavoro!

Un palazzo parlante

San Nicolò l’Arena: una chiesa incompiuta

Le maioliche della scalinata

Un progetto di Vincenzo Sinatra

Una chiesa barocca a metà

Un premio Nobel a Modica

I sensi raccontano La Scalinata di Santa Maria del Monte

Le due chiese

Il teatro del gusto

I sensi raccontano la Chiesa dell’Annunziata

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Chiara

Rosario Gagliardi, il maestro del Val di Noto

Il giardino dei Novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

I sensi raccontano la Chiesa di San Sebastiano

Una piazza come cuore della città

Un simbolo per la città

Un piccolo ambiente dall’ingresso dorato

Una città a forma d’aquila

Un nuovo palazzo per i signori La Rocca

I sensi raccontano Palazzo Nicolaci

Il Ruolo degli Ordini religiosi nella ricostruzione del Val di Noto

Giorni di festa

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Il crocifisso di Burgos

Un salone per le feste

Il disastroso terremoto

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

Un trionfo di colori

I colori dell’interno

Una città a colori

I sensi raccontano la Chiesa Madre di San Nicolò e del Santissimo Salvatore

Il Monastero Benedettino, uno dei più grandi d’Europa

Alcune opere di pregio

Militello, storia di un feudo illuminato

La libertà di culto e il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

La parete prende vita

I sensi raccontano la chiesa di San Giuseppe

I sensi raccontano Palazzo Napolino Tommasi Rosso

Tanti proprietari, un solo palazzo

Un nuovo ingresso per Santa Chiara

Le àbsidi normanne

Chiesa di San Giuliano ai Crociferi: la ricostruzione

Una facciata protagonista

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

Due illustri santi patroni

Una festa solo per Scicli

Alla scoperta della chiesa madre

L’infiorata: la festa dei colori e dei fiori

Collegamento con gli altri siti UNESCO

Una città, tre siti

La scalinata degli angeli

Fontana della Ninfa Zizza, acqua pubblica in città

Una chiesa imponente e luminosa

Palazzolo in festa

Badia Sant’Agata, quanto carattere!

Modica, una città dalle origini antichissime

La pietra calcarea, il colore dell’armonia

Nuove strade per Catania

Un nuovo sito per una nuova città

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Chiara

Sant’Agata e le candelore

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e San NicoIò l’Arena

Palazzo Nicolaci di Villadorata, chi sarà l’architetto?

La festa di San Giacomo

I sensi raccontano la chiesa di San Giovanni Battista

San Benedetto: un gioiello riaperto al pubblico

La facciata come il teatro dell’opera dei pupi

La cucina, uno scrigno di colori

La cattedrale di Sant’Agata: un lungo lavoro di ricostruzione

Una città in miniatura

Alcuni capolavori

I luoghi del sapere: la Biblioteca dei Benedettini

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

I sensi raccontano la Badia di Sant’Agata

Un museo per non perdere la tradizione

I sensi raccontano Palazzo La Rocca

La chiesa del Carmine

Il cioccolato di Modica

Dal contrasto dell’esterno al tripudio di colori dell’interno

I mensoloni: celebrazione della famiglia Nicolaci

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

I signori Barresi-Branciforti

Alla ricerca del colore

Tra il bianco e il nero

La città dei musei

Un nuovo sito per una nuova chiesa

La città barocca sul mare

Una chiesa protagonista

Da San Tommaso a San Giuseppe

I colori della Cattedrale

Dal tardo-gotico a noi

I sensi raccontano la chiesa di Santa Maria del Carmelo

Una lunga ricostruzione

Splendide rapide decorazioni

La dimensione sovrannaturale della cappella del Santissimo Sacramento

Una pavimentazione a colori

Una città, due siti