Modica

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

Situato sull’apice di un’imponente scalinata lungo il corso Umberto I, nel centro storico di Modica, il Duomo di San Pietro sembra accogliere il fedele per invitarlo, al contempo, ad un percorso di arte e fede. Essa è considerata la seconda architettura, fuori scala, della città e segue, per importanza, il Duomo di San Giorgio.

 frontale da sotto le scale
ll Duomo di San Pietro è situato sull’apice di un’imponente scalinata di tre rampe lungo il corso Umberto I nel centro storico di Modica. Il perimetro della scalinata è caratterizzato dalla presenza delle statue dei dodici apostoli sollevate su alti piedistalli che gli conferiscono un aspetto ancor più severo. La facciata della chiesa, di un colore rossastro, è suddivisa in due fasce e ha un aspetto insolitamente sobrio per i canoni barocchi. La prima fascia è suddivisa da tre portali sormontati da timpani spezzati, di cui quello centrale presenta lo stemma di san Pietro; questi portali sono intervallati da lesene bugnate. La seconda fascia presenta due piccole volute e ospita le statue dei santi Cataldo, Rosalia, Pietro e la Madonna.

Il maestoso edificio sacro venne edificato nel 1308, anche se non vi sono notizie dell’impianto originario, e dopo aver subito danneggiamenti dal terremoto del 1693, fu ricostruito a partire dal 1697, su progetto di Mario Spata e Rosario Boscarino, capimastri legati alla tradizione artigiana locale. Ciò che diede la spinta, affinché il duomo fosse da subito ricostruito, fu la volontà di ribadire che la chiesa di San Pietro era la “Chiesa Madre” di Modica.dettaglio portale con stemma san pietroLa scalinata, scenografica e severa, accompagna il visitatore all’interno della chiesa, seguito dallo sguardo delle statue dei dodici apostoli chiamati “I Santoni”. Le decorazioni scultoree poggiano su piedistalli segnando le tre rampe della scala che fu completata nel 1876.
La facciata della chiesa è piena e nel complesso sobria, in controtendenza rispetto alle esuberanti forme del duomo di San Giorgio.lesene sul prospettoDue ordini sovrapposti, scanditi da lesène bugnate rese più tridimensionali, si stagliano sulla superficie piatta della facciata. Nel primo ordine spiccano tre portali sormontati da timpani spezzati , quello centrale è sovrastato dallo stemma di San Pietro. Il secondo ordine, caratterizzato da due piccole volute, ospita le quattro statue raffiguranti San Cataldo, Santa Rosalia, San Pietro e la Madonna. La facciata si conclude con una raggiera nella quale è inserito un Cristo trionfante.

Un premio nobel a Modica

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata

Il Duomo di San Giorgio

Le nuove strade della città

I sensi raccontano Palazzo Zacco

Il palazzo, la città, la chiesa

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

Città e natura

Una città, tre siti

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

La chiesa e il collegio

Scicli, città dalle barocche scenografie

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

Il convento dei frati francescani

Un giardino di pietra

La ricostruzione dopo il terremoto

La chiesa di San Paolo

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

La chiesa e il monastero

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Rinascita e urbanistica della città di Noto

La badia di Sant’Agata

La chiesa di San Giovanni Evangelista

Il palazzo Trigona di Canicarao

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

Gli altari, i santi e le opere scultoree

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

La città di Modica tra natura e urbanistica

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

Il palazzo dei Due Mori

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

Sant’Agata e le candelore

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

Luminosi spazi sacri

La chiesa di San Francesco

Un patrimonio di opere votive

La chiesa della Madonna della Stella

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

La città nella città

L’architettura religiosa

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

Scenografia, luci e colori della cattedrale

L’arte delle maioliche

Scenografia e devozione per Sant’Agata

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

Il palazzo di città

I sensi raccontano Palazzo Trigona

Le opere nella chiesa

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Storia di una rinascita

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

Il teatro greco più piccolo del mondo

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

Virtuosismi, decorazioni e altari

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

San Domenico e la firma del Gagliardi

Le due chiese

L’interno e le opere d’arte

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

L’arte nel duomo

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

La biblioteca dei benedettini

La chiesa di San Benedetto

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

Militello: storia di un feudo illuminato

La città a forma d’aquila

La casa-museo Antonino Uccello

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

La chiesa di Santa Maria del Monte

Il Monastero dei Benedettini

Un progetto unitario per la città di Catania

L’inizio di un’autentica concezione barocca

Uno scrigno di opere preziose

Gli articolati spazi interni

La scalinata degli angeli

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte