Catania

La chiesa e il monastero

La chiesa di San Benedetto considerata tra i più alti esempi di tardo barocco catanese, è inserita all’interno dello storico monastero situato all’inizio di Via dei Crociferi.
monastero da via crociferi inquadrando l'arco d'unioneÈ l’altro più importante complesso conventuale delle monache benedettine nonché loro attuale residenza. Si narra che il superbo arco che si apre sulla via, sia stato costruito in una sola notte per unire i due monasteri e collegare l’abbazia alla badia piccola, a seguito del terremoto avvenuto nel 1704. La suggestione che sprigiona questo luogo ha ispirato la “Storia di una Capinera” di Verga e l’omonimo film di Zeffirelli ambientato proprio in via dei Crociferi.arco d'unioneIl Monastero di San Benedetto ha origine dai resti di una domus romana di epoca imperiale, i cui reperti sono stati rinvenuti durante i lavori di restauro. Tra gli elementi più affascinanti del monastero di clausura, dove le monache benedettine praticavano una caratteristica forma di devozione , vi è il parlatorio, l’unico ambiente in cui le monache potevano avere contatti con l’esterno. In questo ambiente, celate da fitte grate nere, era loro consentito di parlare con i parenti.
La pavimentazione di questa stanza, conservata allo stato originale, risale al quattordicesimo secolo ed è costituita da materiale in terracotta e pietra calcarea. Essa presenta, inoltre, decorazioni di forma geometrica, tipiche dell’epoca arabo-normanna, date dall’intersezione di più raffigurazioni unite tra loro. L’elemento principale, è la simbolica stella a otto punte che si ripete nella pavimentazione con disegno geometrico e rappresenta il centro sacro per eccellenza.

Scenografia e devozione per Sant’Agata

La chiesa di San Benedetto

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

Gli articolati spazi interni

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata

La chiesa di San Francesco

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

L’interno e le opere d’arte

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Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

Militello: storia di un feudo illuminato

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

La chiesa di San Paolo

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

Le nuove strade della città

Il palazzo dei Due Mori

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

La badia di Sant’Agata

Il palazzo di città

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Una città, tre siti

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

I sensi raccontano Palazzo Trigona

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

L’arte delle maioliche

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

I sensi raccontano Palazzo Zacco

Il palazzo Trigona di Canicarao

Le opere nella chiesa

La chiesa della Madonna della Stella

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

L’architettura religiosa

Il teatro greco più piccolo del mondo

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

La biblioteca dei benedettini

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

Città e natura

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L’arte nel duomo

La scalinata degli angeli

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

Uno scrigno di opere preziose

Un patrimonio di opere votive

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Scicli, città dalle barocche scenografie

La casa-museo Antonino Uccello

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

Il Monastero dei Benedettini

San Domenico e la firma del Gagliardi

La chiesa e il collegio

Un premio nobel a Modica

Il Duomo di San Giorgio

Il palazzo, la città, la chiesa

Gli altari, i santi e le opere scultoree

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

La città nella città

Sant’Agata e le candelore

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

La città di Modica tra natura e urbanistica

Un progetto unitario per la città di Catania

La chiesa di San Giovanni Evangelista

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

Le due chiese

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

La città a forma d’aquila

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

Virtuosismi, decorazioni e altari

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

La chiesa e il monastero

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

Luminosi spazi sacri

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

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L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

Rinascita e urbanistica della città di Noto

La ricostruzione dopo il terremoto

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

Un giardino di pietra

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

Storia di una rinascita

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

L’inizio di un’autentica concezione barocca

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

Scenografia, luci e colori della cattedrale

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti