Caltagirone

Gli elementi rappresentativi della Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata

Tra gli elementi che caratterizzano l’imponente chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata si distingue la cupola, coronata da sfere in terracotta smaltata e articolata in otto sezioni che ospitano grandi finestroni.
La cupola è rimasta incompiuta a causa di un tragico crollo avvenuto nel 1702, durante i lavori di completamento della stessa. Essa infatti è sprovvista di calotta, ovvero la semisfera che compone la cupola, e del lanternino, ovvero l’elemento preposto a far entrare la luce all’interno della cupola.cappella del seminarioAltro elemento di notevole pregio è il campanile costruito nel 1852 dall’architetto caltagironese Salvatore Marino, che si erge slanciato accanto alla cupola. La sua forma e le sue finiture furono concepite per adeguarsi alla ricchezza ornamentale della facciata.
Venne, inoltre, progettata una cuspide, che visivamente appare come una struttura ornamentale appuntita sormontata, a sua volta, da un’alta guglia, un elemento architettonico dal profilo allungato e sottile che insieme alla cuspide, rende il campanile illusoriamente più proteso verso il cielo.foto del campanile e cupolaIl campanile si delinea, cosi, con la sua concreta eleganza tanto da aver ispirato l’architetto Ugo Tarchi che, nel 1954, progettò il campanile della Cattedrale di San Giuliano, non lontana dalla chiesa di San Francesco D’Assisi. All’interno della chiesa, invece, sono custoditi alcuni oggetti di altissimo pregio.
Tra questi, numerose tele dei fratelli Vaccaro, una statua lignea del 1677 rivestita in argento raffigurante Sant’Antonio, ed un grande pannello in maiolica di Antonio Ragona, raffigurante il presepio con San Francesco.

I sensi raccontano Palazzo Zacco

La chiesa della Madonna della Stella

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

La città a forma d’aquila

Scicli, città dalle barocche scenografie

La chiesa di San Giovanni Evangelista

L’arte delle maioliche

Gli altari, i santi e le opere scultoree

La badia di Sant’Agata

L’inizio di un’autentica concezione barocca

Il palazzo di città

Il teatro greco più piccolo del mondo

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

Le due chiese

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte

Virtuosismi, decorazioni e altari

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

Militello: storia di un feudo illuminato

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

Il palazzo Trigona di Canicarao

La chiesa di San Benedetto

Un progetto unitario per la città di Catania

Una città, tre siti

La chiesa e il monastero

Rinascita e urbanistica della città di Noto

Scenografia e devozione per Sant’Agata

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

Storia di una rinascita

La chiesa di San Francesco

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

San Domenico e la firma del Gagliardi

L’arte nel duomo

Il Duomo di San Giorgio

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

Le opere nella chiesa

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

Sant’Agata e le candelore

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

La ricostruzione dopo il terremoto

Scenografia, luci e colori della cattedrale

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

Gli articolati spazi interni

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

La biblioteca dei benedettini

L’architettura religiosa

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

Città e natura

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

Il convento dei frati francescani

Uno scrigno di opere preziose

La chiesa di San Paolo

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

Luminosi spazi sacri

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

Il Monastero dei Benedettini

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

Le nuove strade della città

La casa-museo Antonino Uccello

Un premio nobel a Modica

La chiesa di Santa Maria del Monte

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

Il palazzo dei Due Mori

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

La chiesa e il collegio

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

La città di Modica tra natura e urbanistica

Il palazzo, la città, la chiesa

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Un giardino di pietra

La città nella città

Un patrimonio di opere votive

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

La scalinata degli angeli

L’interno e le opere d’arte

I sensi raccontano Palazzo Trigona

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata