Ragusa

Città e natura

Circondata da una rigogliosa catena collinare posta nella parte meridionale dei Monti Iblei e attraversata dal fiume Irmino, la città di Ragusa si sviluppa su tre zone collinari separate da una profonda valle e trae origine dall’unione di Ibla, la città antica, e Ragusa.Ragusa panoramica
Ibla fu fondata dalla popolazione dei siculi, Ragusa, invece, ha origini molto meno antiche e venne costruita in seguito al terremoto del 1693.
Gli abitanti non riuscirono a trovare un accordo sulla ricostruzione della città e si divisero in due fazioni : i sangiorgiani, di cui facevano parte famiglie aristocratiche legate alla parrocchia di San Giorgio, che auspicavano la ricostruzione sul vecchio sito, e i sangiovannari, rappresentati da ceti più modesti che abitavano nei pressi della parrocchia di San Giorgio fuori le mura, intenzionati a ricostruirla in un altro sito. Si decise, quindi, di edificare una città suddivisa in due parti: Ibla fu ricostruita su un colle più basso, mantenendo l’antica organizzazione delle strade, mentre Ragusa fu pianificata, ex novo, con un sistema di strade ortogonali.
Il trascorrere del tempo mitigò gli iniziali dissidi, tanto che gli abitanti iniziarono ad abitare nello spazio intermedio, ma si dovette aspettare il 1926 per la riunificazione di Ibla e Ragusa.
La città moderna è suddivisa in due parti e per raggiungerla è necessario superare la cosiddetta Valle dei Ponti, una profonda spaccatura che collega le due parti della città attraverso quattro alti ponti che regalano un colpo d’occhio assolutamente scenografico.

La badia di Sant’Agata

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

Un progetto unitario per la città di Catania

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

Storia di una rinascita

Rinascita e urbanistica della città di Noto

Città e natura

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

Il palazzo, la città, la chiesa

La chiesa di Santa Maria del Monte

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

San Domenico e la firma del Gagliardi

Il palazzo di città

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

La chiesa e il collegio

L’inizio di un’autentica concezione barocca

La chiesa di San Benedetto

Uno scrigno di opere preziose

Il Duomo di San Giorgio

Gli articolati spazi interni

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Il palazzo dei Due Mori

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

Le opere nella chiesa

Virtuosismi, decorazioni e altari

La città nella città

Scenografia, luci e colori della cattedrale

Il teatro greco più piccolo del mondo

La scalinata degli angeli

I sensi raccontano Palazzo Zacco

La città a forma d’aquila

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

I sensi raccontano Palazzo Trigona

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

Scicli, città dalle barocche scenografie

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

Un giardino di pietra

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

Un patrimonio di opere votive

Sant’Agata e le candelore

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

La chiesa di San Francesco

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata

Le due chiese

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

Gli altari, i santi e le opere scultoree

L’arte delle maioliche

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

La chiesa di San Giovanni Evangelista

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

Il convento dei frati francescani

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

Un premio nobel a Modica

La città di Modica tra natura e urbanistica

Il Monastero dei Benedettini

L’interno e le opere d’arte

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

Le nuove strade della città

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

Il palazzo Trigona di Canicarao

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

La chiesa e il monastero

La casa-museo Antonino Uccello

Scenografia e devozione per Sant’Agata

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

L’architettura religiosa

Luminosi spazi sacri

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

La ricostruzione dopo il terremoto

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

La chiesa della Madonna della Stella

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

La biblioteca dei benedettini

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

Una città, tre siti

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

La chiesa di San Paolo

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

L’arte nel duomo

Militello: storia di un feudo illuminato

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti