Caltagirone

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

L’interno della chiesa presenta una spazialità austera e proporzionata: una pianta a croce latina con le tipiche tre navate e una luce diffusa che esalta i piccoli dettagli della sobria trabeazione , lasciando in penombra le navate laterali.
Il movimento della navata centrale è dato dal ritmo di arcate che poggiano su colonne binate sormontate dalla volta a botte decorata dai fratelli Vaccaro, nella prima metà dell’Ottocento, con stucchi e affreschi nei quali si distinguono le figure di eroine bibliche.
La luce penetra diffusamente dalle finestre laterali della volta, mentre le navate laterali sono suddivise in cinque sezioni ognuna con copertura a calotta ellittica su pennacchi . Ciascuna di queste sezioni, ospita altari leggermente incassati nel muro. Il transetto è caratterizzato da due cappelle: a destra si trova quella del Santissimo Sacramento, a sinistra la cappella della Candelora che custodisce la statua marmorea della Madonna del Salterio realizzata dal Domenico Gagini nel 1492. Tra l’ àbside e la cappella della Candelora, si apre lo spazio riservato al campanile, esso ha una pianta rettangolare con vano centrale ellittico che contiene la scala elicoidale di servizio.
L’elemento di maggiore pregio, all’interno della chiesa, è un cimelio custodito sui marmi dell’altare maggiore. La pala dall’altare della Madonna dei Conadomini, una tavola di legno del XIII secolo di origine bizantina dipinta da ambedue i lati: la Vergine e il bambino sul fronte e il Cristo appassionato sul retro.

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

Un premio nobel a Modica

Le due chiese

Scenografia, luci e colori della cattedrale

Le opere nella chiesa

Uno scrigno di opere preziose

Militello: storia di un feudo illuminato

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

Gli articolati spazi interni

L’architettura religiosa

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Un patrimonio di opere votive

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Una città, tre siti

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

Il palazzo Trigona di Canicarao

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte

La chiesa della Madonna della Stella

La casa-museo Antonino Uccello

La chiesa di San Paolo

La chiesa e il collegio

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

Il teatro greco più piccolo del mondo

La scalinata degli angeli

Un giardino di pietra

La biblioteca dei benedettini

Sant’Agata e le candelore

Virtuosismi, decorazioni e altari

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Città e natura

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

L’inizio di un’autentica concezione barocca

La città nella città

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

Il convento dei frati francescani

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

L’interno e le opere d’arte

Il palazzo, la città, la chiesa

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

La città a forma d’aquila

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

La chiesa e il monastero

Il palazzo di città

Un progetto unitario per la città di Catania

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

L’arte delle maioliche

Luminosi spazi sacri

Scenografia e devozione per Sant’Agata

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

Il Monastero dei Benedettini

San Domenico e la firma del Gagliardi

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

La badia di Sant’Agata

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

Rinascita e urbanistica della città di Noto

I sensi raccontano Palazzo Zacco

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

Scicli, città dalle barocche scenografie

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

Il palazzo dei Due Mori

La città di Modica tra natura e urbanistica

La chiesa di Santa Maria del Monte

La ricostruzione dopo il terremoto

Gli altari, i santi e le opere scultoree

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

La chiesa di San Benedetto

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

Le nuove strade della città

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata

La chiesa di San Francesco

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

I sensi raccontano Palazzo Trigona

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

L’arte nel duomo

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

La chiesa di San Giovanni Evangelista

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

Il Duomo di San Giorgio

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

Storia di una rinascita

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti