Palazzolo Acreide

La casa-museo Antonino Uccello

Tra le strette vie di Palazzolo Acreide troviamo la Casa Museo Antonino Uccello, uno dei primi musei etnografici siciliani. Il museo fu inaugurato nel 1971 grazie alla passione del suo fondatore, l’insegnante e poeta siciliano Antonino Uccello , il quale spinto dall’amore per la sua terra, dopo aver passato gran parte della sua vita nel nord Italia, decise di creare questo gioiello.
In questo luogo, la tradizione locale è custodita tra gli ambienti del palazzetto nobiliare della famiglia Ferla (secolo XVIII) acquistato negli anni Settanta dal nuovo proprietario. Il museo si snoda per tutto l’edificio fino al piano superiore, dove troviamo la residenza del suo proprietario.

Al suo interno sono raccolti oggetti che documentano la vita contadina: dagli strumenti utilizzati dai pastori, gli arredi e le ceramiche di uso quotidiano, la stanza del fattore arredata con il mobilio originale, statuine dei presepi, i pupi e i tipici carretti , vere e proprie opere d’arte dell’artigianato siculo.


Nella composizione del carretto confluivano infatti operazioni legate alla scultura e alla pittura, essa non era solo un elemento decorativo che ritraeva soggetti storici, simbolici e sacri ma era, soprattutto, un elemento funzionale: gli strati di pittura infatti garantivano maggiore protezione alla struttura sottostante.

L’interno e le opere d’arte

Il palazzo di città

Città e natura

Scenografia, luci e colori della cattedrale

L’arte delle maioliche

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

La chiesa di San Francesco

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

I sensi raccontano Palazzo Trigona

Il palazzo, la città, la chiesa

La chiesa di San Benedetto

Storia di una rinascita

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

La chiesa e il monastero

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

Il Duomo di San Giorgio

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

Il palazzo dei Due Mori

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

Una città, tre siti

Il Monastero dei Benedettini

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

Uno scrigno di opere preziose

L’inizio di un’autentica concezione barocca

La città nella città

Il teatro greco più piccolo del mondo

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

Rinascita e urbanistica della città di Noto

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

La chiesa di San Giovanni Evangelista

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

Le due chiese

La città di Modica tra natura e urbanistica

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

La casa-museo Antonino Uccello

La chiesa di Santa Maria del Monte

I sensi raccontano Palazzo Zacco

San Domenico e la firma del Gagliardi

Sant’Agata e le candelore

Le opere nella chiesa

Un giardino di pietra

La chiesa di San Paolo

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

Un progetto unitario per la città di Catania

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

La ricostruzione dopo il terremoto

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

Virtuosismi, decorazioni e altari

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

La biblioteca dei benedettini

La chiesa e il collegio

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata

Militello: storia di un feudo illuminato

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

La badia di Sant’Agata

La chiesa della Madonna della Stella

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

Scenografia e devozione per Sant’Agata

Un patrimonio di opere votive

L’arte nel duomo

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

Il palazzo Trigona di Canicarao

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

Luminosi spazi sacri

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

L’architettura religiosa

Gli altari, i santi e le opere scultoree

Un premio nobel a Modica

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte

La scalinata degli angeli

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Gli articolati spazi interni

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

Il convento dei frati francescani

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

Le nuove strade della città

La città a forma d’aquila

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

Scicli, città dalle barocche scenografie