Introduzione al Val di Noto

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

Nella zona centrale del prospetto, si sviluppa la creatività barocca.
Le lunghe balconate del piano nobile vengono impreziosite da eleganti ringhiere in ferro battuto dalla classica forma panciuta, le cornici dei grandi finestroni sono arricchite da sculture e allegorie che richiamano l’abbondanza e la ricchezza. I soggetti ricorrenti, sono tratti dall’iconografia barocca, ampiamente documentata nei dipinti delle nature morte: cornucopie, uva, ghirlande.
Queste ultime si distinguono da quelle rappresentate in precedenza per il loro dinamismo che esalta lo spirito creativo del periodo. Gli elementi più emblematici sono i grandi mensoloni che sorreggono gli aggetti. È qui che l’intagliatore dà libero sfogo alla fantasia creativa, riferendosi al vasto repertorio grafico dell’immaginifico barocco.
Vengono così creati mascheroni e grotteschi, modellati sulla pietra locale, per rappresentare animali, elementi antropomorfi dalle curiose espressioni che attirano lo sguardo del passante destandone “stupore e meraviglia”.

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Il palazzo Trigona di Canicarao

Gli articolati spazi interni

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

La chiesa di San Francesco

I sensi raccontano Palazzo Trigona

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

Uno scrigno di opere preziose

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

Le opere nella chiesa

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte

La badia di Sant’Agata

La chiesa e il monastero

L’arte delle maioliche

Sant’Agata e le candelore

La città nella città

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

Il convento dei frati francescani

La chiesa di San Benedetto

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

Il palazzo di città

La chiesa di San Giovanni Evangelista

Militello: storia di un feudo illuminato

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

La ricostruzione dopo il terremoto

Scenografia e devozione per Sant’Agata

Storia di una rinascita

Luminosi spazi sacri

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

L’interno e le opere d’arte

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

La chiesa di Santa Maria del Monte

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

La casa-museo Antonino Uccello

Virtuosismi, decorazioni e altari

Un giardino di pietra

Il palazzo, la città, la chiesa

San Domenico e la firma del Gagliardi

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

Le nuove strade della città

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

Una città, tre siti

Le due chiese

Il teatro greco più piccolo del mondo

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

La città di Modica tra natura e urbanistica

Un progetto unitario per la città di Catania

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Il palazzo dei Due Mori

L’arte nel duomo

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

Scicli, città dalle barocche scenografie

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

La città a forma d’aquila

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

Il Monastero dei Benedettini

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

Il Duomo di San Giorgio

La chiesa di San Paolo

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

L’architettura religiosa

Un patrimonio di opere votive

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

Rinascita e urbanistica della città di Noto

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

I sensi raccontano Palazzo Zacco

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

La chiesa e il collegio

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

Scenografia, luci e colori della cattedrale

La biblioteca dei benedettini

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

L’inizio di un’autentica concezione barocca

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

Un premio nobel a Modica

La chiesa della Madonna della Stella

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Gli altari, i santi e le opere scultoree

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

Città e natura

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

La scalinata degli angeli

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto