Noto

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

Il palazzo, costruito dall’architetto Bernardo Labisi , figlio del più celebre Paolo Labisi, si distingue subito dal complesso sacro del Monastero del Santissimo Salvatore per la sua forma particolare.
Un massiccio complesso edilizio a tre piani che si sviluppa in tre direzioni.
La facciata principale, lunga oltre 60 metri, è movimentata da 3 elementi verticali che sporgono dall’ultimo piano rendendola più slanciata all’interno della stretta prospettiva della via.
Questi attici, trasversali al fabbricato, interrompono il cornicione a balaustra.
I lati esterni del palazzo sono occupati dal corpo di fabbrica dell’ala ovest, composto da due edifici a gradoni, e dal corpo dell’ala est che invece è composto da tre edifici a gradoni.
L’androne d’ingresso e le due rampe d’accesso al piano, convergono su una piccola esèdra ovale posta al centro del vasto cortile, costruita nell’Ottocento su terreno in pendenza.foto dall'alto isolatoTutti questi elementi, alquanto articolati, conferiscono alla facciata interna del palazzo un effetto scenografico simile ad un’imponente quinta teatrale. L’ala orientale presenta una successione di quattro volumi molto asimmetrica e dai contorni pronunciati da paraste e balaustre, le cui lunghezze sono tutte diverse tra loro: 20 metri di larghezza per il primo corpo, 6 metri il blocco con la terrazza più alta, 8 metri il corpo con la terrazza più bassa e 10 metri il blocco che ospita la cappella di palazzo, movimentata sulla facciata da quattro coppie di paraste. Una composizione architettonica alquanto complessa.

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

I sensi raccontano Palazzo Trigona

Scenografia, luci e colori della cattedrale

Militello: storia di un feudo illuminato

Il Monastero dei Benedettini

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte

La casa-museo Antonino Uccello

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

La scalinata degli angeli

San Domenico e la firma del Gagliardi

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

Il palazzo, la città, la chiesa

La città a forma d’aquila

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

Il convento dei frati francescani

Le nuove strade della città

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

Il Duomo di San Giorgio

La ricostruzione dopo il terremoto

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

Gli altari, i santi e le opere scultoree

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

Gli articolati spazi interni

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Scenografia e devozione per Sant’Agata

Il palazzo Trigona di Canicarao

L’architettura religiosa

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

I sensi raccontano Palazzo Zacco

L’interno e le opere d’arte

Le due chiese

La badia di Sant’Agata

La chiesa di San Paolo

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

Un progetto unitario per la città di Catania

La città nella città

La chiesa della Madonna della Stella

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Un patrimonio di opere votive

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

Luminosi spazi sacri

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

La chiesa di San Giovanni Evangelista

Virtuosismi, decorazioni e altari

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

Il palazzo dei Due Mori

Una città, tre siti

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

Le opere nella chiesa

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

Un giardino di pietra

La città di Modica tra natura e urbanistica

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Il palazzo di città

Rinascita e urbanistica della città di Noto

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

La chiesa e il monastero

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

Uno scrigno di opere preziose

La chiesa di San Benedetto

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

La chiesa di Santa Maria del Monte

Il teatro greco più piccolo del mondo

La chiesa di San Francesco

Storia di una rinascita

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

Scicli, città dalle barocche scenografie

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

Un premio nobel a Modica

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

L’inizio di un’autentica concezione barocca

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

Città e natura

Sant’Agata e le candelore

La chiesa e il collegio

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

La biblioteca dei benedettini

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

L’arte nel duomo

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

L’arte delle maioliche

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire