Militello in Val di Catania

Luminosi spazi sacri

Entrando nella chiesa si viene quasi accecati dalla potenza luminosa di questo spazio.interno della chiesa Le pareti sono completamente bianche adornate da stucchi e dorature settecentesche, opere dell’artista Onofrio Russo da Policoro, gli eleganti pilastri con basi in pietra a vista e le arcate, che suddividono la navata centrale con le due laterali, creano un ritmo calzante che porta lo sguardo fino all’àbside. organoDa questo punto, rialzato da cinque scalini mistilinei, si erge l’altare maggiore, una macchina lignea del 1753, che fa da cornice alla settecentesca pala della Natività della Vergine di Olivio Sozzi, avvolta dalla tenue luce proveniente dalle due piccole aperture sull’àbside. zoom dipintoLa ricerca scenica all’interno di questa chiesa è data anche dal contrasto tra le candide pareti e le numerose opere coloratissime che costellano lo spazio. Lungo le navate laterali ogni campata è caratterizzata da un altare marmoreo sormontato da un dipinto o da un affresco, mentre le volte sono sottolineate da una doratura e presentano un tondo affrescato, al centro, che ne accentua la tridimensionalità.
dettaglio tondi su volte della navate laterali
Ricordiamo che i Barresi e Branciforte dal XV secolo, promossero la circolazione di molti artisti ed ebbero un importante ruolo per la ricostruzione della chiesa, chiamata anche, per tale ragione, Santa Maria della Stella dei Barresi. Tra i numerosi manufatti artistici, il più celebre è la terracotta invetriata della Natività di Andrea della Robbia natività Andrea della Robbiadegno di nota anche il sepolcro di Blasco II Barresi del 1465.
sepolcro

L’architettura religiosa

L’arte delle maioliche

Scicli, città dalle barocche scenografie

Il palazzo di città

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

Militello: storia di un feudo illuminato

I sensi raccontano Palazzo Zacco

Il palazzo, la città, la chiesa

La città nella città

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

Una città, tre siti

La città a forma d’aquila

Un premio nobel a Modica

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

La chiesa di San Giovanni Evangelista

La chiesa di San Paolo

Le nuove strade della città

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

La chiesa della Madonna della Stella

Uno scrigno di opere preziose

La ricostruzione dopo il terremoto

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

Il palazzo dei Due Mori

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

L’inizio di un’autentica concezione barocca

Città e natura

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

Gli articolati spazi interni

San Domenico e la firma del Gagliardi

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

Sant’Agata e le candelore

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

Il palazzo Trigona di Canicarao

Storia di una rinascita

La chiesa di San Francesco

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

La chiesa e il monastero

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

La chiesa e il collegio

Virtuosismi, decorazioni e altari

Gli altari, i santi e le opere scultoree

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

La badia di Sant’Agata

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

I sensi raccontano Palazzo Trigona

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

La casa-museo Antonino Uccello

Rinascita e urbanistica della città di Noto

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

Scenografia, luci e colori della cattedrale

Le due chiese

La città di Modica tra natura e urbanistica

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

Il teatro greco più piccolo del mondo

L’interno e le opere d’arte

Il Monastero dei Benedettini

La chiesa di San Benedetto

Il convento dei frati francescani

Scenografia e devozione per Sant’Agata

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

La chiesa di Santa Maria del Monte

Un giardino di pietra

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

La scalinata degli angeli

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

Le opere nella chiesa

Luminosi spazi sacri

Un progetto unitario per la città di Catania

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

L’arte nel duomo

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

Un patrimonio di opere votive

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

Il Duomo di San Giorgio

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

La biblioteca dei benedettini

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni