Caltagirone

I sensi raccontano la Chiesa e il Convento di San Francesco d’Assisi all’Immacolata

tatto
La pietra arenaria

La pietra arenaria, detta anche pietra pece per via delle sue sfumature di un grigio scurissimo, è una roccia sedimentaria antichissima.
Essa risale al periodo cenozoico, che intercorre in un arco temporale compreso tra 65 milioni a circa 2 milioni di anni fa.
Il colore di questa roccia sedimentaria è dato dalla percentuale di bitume in proporzioni che variano dal 4% al 10%, caratteristiche che la rendono adatta ai luoghi umidi e all’utilizzo per le pavimentazioni.pietra arenaria

vista
Un elemento asimmetrico sulla facciata

Osservando la facciata della Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata, si nota un interessante elemento curvo simile ad un’àbside che crea un’asimmetria: la Cappella del Santissimo Sacramento Ritrovato.
L’interno della cappella è altrettanto scenografico, arricchito da stucchi e da una pavimentazione in ceramica decorata.

Gli altari, i santi e le opere scultoree

Un giardino di pietra

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Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

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Le nuove strade della città

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L’inizio di un’autentica concezione barocca

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Militello: storia di un feudo illuminato

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Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

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L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

Il teatro greco più piccolo del mondo

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

L’architettura religiosa

Città e natura

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

La città di Modica tra natura e urbanistica

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Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

La ricostruzione dopo il terremoto

Il convento dei frati francescani

Il palazzo dei Due Mori

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

La casa-museo Antonino Uccello

Le opere nella chiesa

La chiesa e il monastero

Il Monastero dei Benedettini

Rinascita e urbanistica della città di Noto

Scenografia, luci e colori della cattedrale

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

Uno scrigno di opere preziose

Gli articolati spazi interni

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

Luminosi spazi sacri

Un patrimonio di opere votive

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

La città a forma d’aquila

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

La chiesa di San Francesco

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L’arte delle maioliche

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

Scicli, città dalle barocche scenografie

Sant’Agata e le candelore

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Virtuosismi, decorazioni e altari

Un progetto unitario per la città di Catania

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La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città