Scicli

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

Entrando nella chiesa di San Giovanni Evangelista la percezione dello spazio, luminoso e scenografico, è dato anche grazie alle opere che sono ospitate al suo interno: affreschi, dipinti, altari, stucchi cangianti, vetri colorati, decorazioni e ornati a non finire. Tra queste, vi è un’opera che si discosta dalle altre. Il crocifisso di Burgos, volgarmente chiamato “Il Cristo in gonnella” è un dipinto che rappresenta la crocifissione. La singolarità di questa opera, sta nella sua iconografia e rappresentazione.
Lo sfondo del quadro è molto scuro, tanto da lasciar intravedere appena la croce lignea, la posa di Cristo è quella maggiormente rappresentata: le braccia aperte, i piedi fissati alla croce, il corpo ferito e la testa inerme chinata da un lato con la corona di spine.
Ciò che differisce dalle comuni rappresentazioni è la veste bianca ricamata, dalle tenui sfumature grigie che ne sottolineano il movimento, che si posa dalla vita fino alle caviglie.
Al di sotto dei piedi inchiodati si trovano due coppe argentate, delle quali non è noto il significato iconografico, e un uovo di struzzo, simbolo di resurrezione. Sull’opera è possibile leggere la data 1696, ma non è visibile il nome dell’artista, probabilmente spagnolo. Il dipinto potrebbe essere una donazione della famiglia Di Stefano (Giovanna Di Stefano, fondò il monastero ed era sposata con Don Girolamo Ribera di Toledo, Spagna) oppure potrebbe essere arrivato al monastero come dono di qualche monaca aristocratica.

San Domenico e la firma del Gagliardi

La chiesa e il monastero

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Un premio nobel a Modica

I sensi raccontano Palazzo Zacco

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata

Il convento dei frati francescani

Scicli, città dalle barocche scenografie

La biblioteca dei benedettini

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

La badia di Sant’Agata

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

La città nella città

Le nuove strade della città

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

Un patrimonio di opere votive

La chiesa di San Paolo

Il palazzo Trigona di Canicarao

Scenografia, luci e colori della cattedrale

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Sant’Agata e le candelore

Il palazzo di città

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

L’inizio di un’autentica concezione barocca

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

La chiesa di San Francesco

Un progetto unitario per la città di Catania

La città a forma d’aquila

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

Il Monastero dei Benedettini

Uno scrigno di opere preziose

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

Gli articolati spazi interni

La ricostruzione dopo il terremoto

L’architettura religiosa

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

L’arte nel duomo

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

Storia di una rinascita

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

Città e natura

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

La chiesa di San Giovanni Evangelista

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte

Militello: storia di un feudo illuminato

Scenografia e devozione per Sant’Agata

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

La casa-museo Antonino Uccello

L’interno e le opere d’arte

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

I sensi raccontano Palazzo Trigona

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

La chiesa di Santa Maria del Monte

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

Il palazzo, la città, la chiesa

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

La chiesa di San Benedetto

Gli altari, i santi e le opere scultoree

Luminosi spazi sacri

L’arte delle maioliche

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

La chiesa e il collegio

Le opere nella chiesa

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

La chiesa della Madonna della Stella

Una città, tre siti

Rinascita e urbanistica della città di Noto

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

Le due chiese

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

La città di Modica tra natura e urbanistica

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

Il Duomo di San Giorgio

La scalinata degli angeli

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

Il palazzo dei Due Mori

Un giardino di pietra

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

Il teatro greco più piccolo del mondo

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

Virtuosismi, decorazioni e altari

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio