Catania

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

Il luogo originario del monastero era presso la collina di Santa Sofia, fuori le mura della città, ma nel XIII secolo le monache si trasferirono dentro la città nel quartiere Civita fondando il monastero di clausura dedicato a San Giuliano. Dopo il terribile terremoto del 1693, il complesso fu raso al suolo e al duca di Camastra   fu assegnata la progettazione del nuovo piano urbanistico della città che prevedeva di riedificare l’edificio monastico nello stesso luogo.
Fatto che provocò alle monache non poco disagio in quanto, dopo il grande sisma, il percorso dedicato alla processione in onore della santa venne modificato per assistere al passaggio di Sant'Agata e dei suoi devoti. Di conseguenza, le monache, che venivano per lo più da nobili famiglie catanesi, decisero di trasferirsi in una zona migliore. Nel 1698 si spostarono in Via dei Crociferi.
Permutarono con il vecchio monastero benedettino, l’Ospedale San Marco modificandone i corpi di fabbrica e iniziarono a costruire il loro nuovo monastero conquistando finalmente l’ottima visuale per la processione di Sant’Agata che passava, proprio, in Via San Giuliano per svoltare poi in Via dei Crociferi.

La biblioteca dei benedettini

Il convento dei frati francescani

Un progetto unitario per la città di Catania

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

Il Duomo di San Giorgio

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Una città, tre siti

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

Un giardino di pietra

Le opere nella chiesa

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

Militello: storia di un feudo illuminato

La scalinata degli angeli

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

Scicli, città dalle barocche scenografie

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

Rinascita e urbanistica della città di Noto

Un premio nobel a Modica

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

La casa-museo Antonino Uccello

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

La badia di Sant’Agata

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

I sensi raccontano Palazzo Trigona

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

Sant’Agata e le candelore

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

Scenografia, luci e colori della cattedrale

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

Gli articolati spazi interni

L’arte nel duomo

La chiesa di Santa Maria del Monte

Le due chiese

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

L’architettura religiosa

La chiesa di San Paolo

La città nella città

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

Gli altari, i santi e le opere scultoree

I sensi raccontano Palazzo Zacco

L’interno e le opere d’arte

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

Un patrimonio di opere votive

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

L’arte delle maioliche

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

San Domenico e la firma del Gagliardi

La chiesa di San Francesco

Il palazzo, la città, la chiesa

Virtuosismi, decorazioni e altari

La chiesa e il collegio

La chiesa di San Giovanni Evangelista

Il Monastero dei Benedettini

Scenografia e devozione per Sant’Agata

Il palazzo Trigona di Canicarao

Storia di una rinascita

Il palazzo di città

La chiesa di San Benedetto

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Uno scrigno di opere preziose

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

Le nuove strade della città

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

L’inizio di un’autentica concezione barocca

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

Luminosi spazi sacri

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

Il palazzo dei Due Mori

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

Città e natura

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

La ricostruzione dopo il terremoto

La chiesa della Madonna della Stella

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

La chiesa e il monastero

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

Il teatro greco più piccolo del mondo

La città a forma d’aquila

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

La città di Modica tra natura e urbanistica