La prima ricognizione delle tombe reali risale al 1781, durante i lavori di restauro della Cattedrale
in occasione del loro trasferimento, dalla originaria collocazione nella zona del Presbiterio, alla nuova cappella realizzata all’inizio della navata destra.
L’operazione di apertura del sarcofago dell’imperatore Federico II venne intrapresa da Francesco Daniele, coadiuvato dal canonico Rosario Gregorio. Durante questo intervento purtroppo il sarcofago subì alcuni danni, specialmente nella ricollocazione del coperchio ma si è rilevato che all’interno riposavano altre due salme, oltre l’imperatore.Una successiva ricognizione
, datata tra il 1994 e il 1998, venne svolta, in maniera non invasiva, grazie all’utilizzo di strumentazioni innovative, per condurre esami, scientifici radiografie e prelievi di campione per la ricerca del DNA. Lo studio ha confermato la presenza, all’interno del sepolcro, di altre due salme oltre quella di Federico, una delle quali è stata identificata con Pietro d’Aragona, l’altra appartenente a una donna, non identificata. Il sarcofago di Costanza, invece, fu aperto la prima volta nel 1491 per volontà del Viceré Ferdinando de Acuña. Furono rinvenuti numerosi gioielli: la sontuosa corona
, realizzata nel tiraz
di Palermo, cinque anelli e una placchetta in argento
.
Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano
La madonna Odigitria
L’equilibrio tra architettura e luce
Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo
L’area del Santuario
Elementi artistici nella nave di Pietro
La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo
La decorazione musiva
Ricognizione delle tombe reali
La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale
I mosaici del Presbiterio
Da Moschea a Cattedrale
I mosaici delle absidi
Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali
Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche
Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli
Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro
Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie
Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo
Sotto le crociere del Bema
Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale
Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche
La Cattedrale di Gualtiero
L’inizio del cantiere
Un palinsesto della Storia
Una nuova cattedrale
La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici
Le cattedrali dei Re
Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede
La Bibbia di Pietra
Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite
Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale
La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale
Le decorazioni interne
Le trasformazioni nei secoli
Un soffitto mirabile
La cappella di san Benedetto
Un popolo venuto dal Nord
La cappella dei Re
Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo
Il disegno strategico di Ruggero II
La cappella ritrovata
I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia
La navata più lunga
L’impronta del re
Le funzioni di culto
Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo
Una controversa interpretazione
Il cimitero dei re
Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme
Due torri inizialmente simili, variate nel tempo
Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli
La facciata decorata
La cappella perduta
Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate
La Bibbia scolpita su pietra
I sarcofagi in porfido: regalità e potere
L’Ecclesia munita
Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne
Palermo felicissima urbe
La grande restaurazione
La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio
Il coro: cuore pulsante della cattedrale
Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale
Le torri e la facciata occidentale
Il portico meridionale
Uno spazio tra visibile ed invisibile
La cattedrale nei secoli
Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon
Il progetto originario
La quadratura del cerchio
Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari
La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente
Il substrato culturale attraverso il tempo
Le navate laterali
Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica
Un albero pieno di vita
Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme
Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico
Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio
MiC – Ministero della Cultura
Legge 77/2006 - Misure Speciali di Tutela e Fruizione dei Siti Italiani di Interesse Culturale, Paesaggistico e Ambientale, inseriti nella “Lista Del Patrimonio Mondiale”, posti sotto la Tutela dell’ UNESCO Regione Siciliana.
Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.