Duomo di Cefalù
L'aula chiesastica

I sensi raccontano L’aula chiesastica

olfatto
Il profumo di incenso si propaga nello spazio

Inoltrandoci all’interno del Tempio ruggeriano, a partire dalla porta regum, da un percorso in ascesa verso il catino absidale, veniamo avvolti dal profumo speziato dell’incenso che si propaga nello uno spazio a pianta basilicale della Cattedrale. Anche l’atmosfera si carica di elementi simbolici che invitano ad intraprendere un cammino esodale dalle tenebre alla luce.

 

tatto
Le decorazioni delle navate laterali

Le pareti delle navate laterali, ancora grezze nell’attesa di una decorazione musiva, non più realizzata, furono disegnate e abbellite, secondo il gusto del XVIII secolo, con l’inserimento di alcune cappelle con decorazioni parietali composte da fregi, lesene, cornici e sculture in stucco di richiamo classico. Di conseguenza, le navate laterali furono coperte da una volta a botte con lunette, celando il tetto originario.

vista
Colonne, sculture, marmi pregiati: le decorazioni dell’aula

Camminando sul pavimento dell’aula, realizzato con basole calcaree e costituito da elementi lapidei provenienti da cave diverse, tra le quali la lumachella estratta dalla Rocca di Cefalù si notano, nelle navate laterali, alcuni monumenti funerari e scultorei che abbellirono la chiesa nei secoli successivi alla sua edificazione. Tra questi si ammira la dolcissima Madonna con Bambino di Gagini. La navata centrale è definita, su ciascun lato, da una fila di otto colonne sormontate da archi ogivali su cui si eleva la muratura che ne delimita lo spazio superiore. Le colonne costituite da differenti marmi, come il granito e il cipollino, provengono da spolio di precedenti fabbriche di età classica. Con lo sguardo all’insù, osservare il tetto a due falde della Cattedrale di Cefalù, ci riporta indietro nel tempo a quando è stato edificato come un’opera inedita, in perfetto dialogo con la struttura delle pareti della navata centrale. La soluzione adottata dai carpentieri medievali, a capriate, presenta una decorazione pittorica originale con colori accesi che, tramite una stretta connessione temporale, si sposa con le vetrate realizzate, agli inizi degli anni Novanta, dall’artista palermitano Michele Canzoneri, che rapiscono il nostro sguardo proiettandoci a ritroso nel tempo, nella narrazione di temi biblici.

udito
La dolce melodia degli organi

Nella Basilica di Cefalù sono presenti due organi a canne che attualmente si trovano in fase di restauro. Gli organi erano collocati nelle cantorie che poggiavano su quattro colonnine, nel primo intercolunnio lato sud e in quello nord della navata centrale. Il primo organo da riferire a Raffaele risale al 1612, l’altro invece, opera del figlio, si data 1614. Il coro di Antonio, in cornu evangeli, ha un prospetto a cinque campate e dieci registri su base sedici piedi.

Il substrato culturale attraverso il tempo

Un palinsesto della Storia

Il disegno strategico di Ruggero II

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

L’Ecclesia munita

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

Il cimitero dei re

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

La Cattedrale di Gualtiero

La grande restaurazione

La facciata decorata

La cappella di san Benedetto

Palermo felicissima urbe

Uno spazio tra visibile ed invisibile

Oltre l’armonia delle proporzioni

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

Le decorazioni interne

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

Ricognizione delle tombe reali

Le cattedrali dei Re

Il progetto originario

Un soffitto mirabile

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

Le torri e la facciata occidentale

Una nuova cattedrale

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

La cattedrale nei secoli

L’impronta del re

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

I mosaici del Presbiterio

L’area del Santuario

L’equilibrio tra architettura e luce

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

La madonna Odigitria

La Bibbia di Pietra

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

La Cappella di S. Maria Maddalena

I mosaici delle absidi

Da Moschea a Cattedrale

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

Le navate laterali

Sotto le crociere del Bema

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

La Bibbia scolpita su pietra

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

La cappella perduta

La navata più lunga

Un albero pieno di vita

La decorazione musiva

Il portico meridionale

Una controversa interpretazione

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

Un popolo venuto dal Nord

Elementi artistici nella nave di Pietro

Le funzioni di culto

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

La quadratura del cerchio

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

Le trasformazioni nei secoli

La cappella dei Re

L’inizio del cantiere

La cappella ritrovata

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro