Il Contesto 2
La Cattedrale di Palermo

Un palinsesto della Storia

La Cattedrale si trova al centro, nel cuore della città antica, in posizione elevata, vicina al palazzo reale, con il quale era collegata da una via coperta. Sul fronte meridionale si apre un grande slargo, oggi recintato da una balaustra.Questo grande piazzale non è un semplice sagrato o giardino ma, segno tangibile di quella che fu la grande Moschea del venerdì di Palermo e doveva costituire il grande cortile porticato, ad essa contiguo. Era, infatti, questo un atrio, in origine recintato su tre lati da alte mura, circondato da fornici porticati e con al centro due fontane. Si teneva in questo luogo, fino alla metà del XVI secolo, la fiera di Santa Cristina . Quando venne deciso, nel XVI secolo, l’abbattimento delle mura e la creazione di uno spazio aperto, delimitato da un’elegante balaustra, rimasero a memoria le due fontane ancora oggi visibili, probabili resti delle fonti, per le abluzioni dei fedeli, nell’antica Moschea.A sostegno di questa tesi va evidenziato l’anomala giacitura della Cattedrale di Palermo, non orientata in modo canonico sull’asse ovest-est verso l’abside, ma orientata sull’asse sud-ovest nord-est, dove la sua facciata, che volge a meridione, in effetti è diretta verso la Mecca . All’interno della chiesa, in questa facciata, i recenti restauri hanno riportato alla luce uno dei probabili sette al-mihràb che indicavano la direzione della mecca.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Altre parti dell’antica Moschea sono state rinvenute, e reimpiegate nella ristrutturazione della Cattedrale, come uso del tempo, ne è testimone una colonna del portico meridionale, che riporta Incisa un versetto della Sura del Corano .

Nella prima colonna a sinistra del portico del prospetto meridionale della Cattedrale è presente un riferimento al Corano. Si tratta del Versetto 54 della Sura 7 e in particolare: “Egli copre il giorno del velo della notte che avida l’insegue; e il sole e la luna e le stelle creò, soggiogate al Suo comando. Non è a Lui che appartengono la creazione e l’Ordine? Sia benedetto Iddio, il Signore del Creato!”.

L’odierna Cattedrale risulta fortemente rimaneggiata, per le varie modifiche subite nel tempo, specialmente alla fine del 700, quando l’architetto Ferdinando Fuga ne cambiò completamente i connotati stilistici, all’interno uniformandoli al nuovo gusto dello stile neoclassico e all’esterno, con aggiunte e modifiche, tra cui il voluminoso transetto, il grande cupolone e i cupolini.Queste modifiche hanno reso, la Cattedrale di Palermo, un mirabile palinsesto; la sua bellezza è data dalle varie sovrapposizioni stilistiche, che ne fanno un esempio unico; nelle sue pietre, dove è possibile leggere il divenire del tempo, è incisa la storia di questa felicissima urbe.

La Bibbia di Pietra

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

Le torri e la facciata occidentale

La quadratura del cerchio

La Cattedrale di Gualtiero

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

La cappella dei Re

Uno spazio tra visibile ed invisibile

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

L’equilibrio tra architettura e luce

Le navate laterali

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

Un palinsesto della Storia

Un popolo venuto dal Nord

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

Una controversa interpretazione

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

La decorazione musiva

I mosaici del Presbiterio

Elementi artistici nella nave di Pietro

Il cimitero dei re

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

Una nuova cattedrale

Oltre l’armonia delle proporzioni

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

La cappella ritrovata

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

L’area del Santuario

La cattedrale nei secoli

Il substrato culturale attraverso il tempo

L’inizio del cantiere

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

Il progetto originario

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

La facciata decorata

Palermo felicissima urbe

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

La cappella perduta

Le funzioni di culto

La Bibbia scolpita su pietra

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

L’impronta del re

I mosaici delle absidi

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

Il disegno strategico di Ruggero II

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

La madonna Odigitria

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

La Cappella di S. Maria Maddalena

La grande restaurazione

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

Il portico meridionale

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

Da Moschea a Cattedrale

La navata più lunga

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

Sotto le crociere del Bema

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

Ricognizione delle tombe reali

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

Le cattedrali dei Re

Un albero pieno di vita

Un soffitto mirabile

Le trasformazioni nei secoli

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

L’Ecclesia munita

Le decorazioni interne

La cappella di san Benedetto