I restauri
La Zisa

Il ritorno dell’acqua

In occasione degli ultimi restauri, si realizzò un ulteriore intervento di bonifica dell’edificio, con la creazione di una intercapedine perimetrale areata, per evitare l’umidità da risalita dalle terre di contatto che, in maniera massiccia, aveva danneggiato il pavimento della stessa sala della Fontana . Una particolare attenzione fu dedicata alla possibilità di ripristinare il flusso di acqua che fuoriusciva dalla fontana, in origine alimentata dall’acquedotto posto alle spalle e proveniente dalle sorgenti del Gabriele . Tale sistema idraulico fu nei tempi dismesso e poi abbandonato, non ritrovandone traccia in quanto l’area retrostante fu fortemente urbanizzata e alterata.

sala della fontana
La sala della fontana è il lussuoso ambiente di rappresentanza dei sovrani normanni. A iwan di tipo islamico, è proiettata verso l’esterno, in ideale collegamento con il Parco circostante e in asse col portale principale in una posizione di predominanza rispetto agli altri ambienti. Si configura come una grande sala aperta sul vestibolo tramite un arco di tipo ogivale sorretto da colonne marmoree binate. L’interno della sala ha forma cruciforme con ampie nicchie decorate e voltate e muqarnas. In tutta la sala sono presenti decorazioni musive e tarsie marmoree in opus sectile e colonnine con capitelli di ascendenza islamica. Gli ornati musivi che si aprono sul lato occidentale della sala della fontana sono una originale testimonianza di mosaici profani, che non affrontano temi legati alla vita ecclesiastica. Nella parte sottostante i mosaici, fluiva l’acqua che andava a riversarsi, tramite una lastra marmorea, in una canaletta a livello del pavimento, intervallate da vasche e decorazioni in opus sectile. Questo canale collega le vasche interne con la grandiosa peschiera situata all’esterno, davanti al prospetto, in posizione simmetrica allo stesso.

Riportare l’acqua, nella fontana della Zisa, era un fatto importante ed emblematico che avrebbe ridato a quel luogo il suo significato originario e il suo fascino. Fu così inserito un sistema idraulico, a circuito chiuso, per permettere il riciclo dell’acqua che, fuoriuscente dal rubinetto della fontana, potesse scorrere nel piano di marmo inclinato lo “ shādirwān ”, elemento tipico delle fontane di ascendenza islamica e in genere orientale; da qui l’acqua avrebbe potuto ripercorrere il canale centrale alla sala, dove sono inserite piccole vasche ottagone e infine defluire all’esterno nella peschiera.
La sala Fontana, ai fini della sua piena valorizzazione, fu corredata con un sistema di luci che potessero mettere in risalto le varie parti plastiche o figurate dell’ambiente con un particolare effetto, ottenuto sullo “shādirwān”, dove lo scorrere dell’acqua poteva far riflettere gli scintillii armonizzati con il suo rumore. Un piccolo angolo di paradiso a ricordo degli antichi fasti del tempo che fu.

Il pavimento in opus sectile della Cappella Palatina

I sensi raccontano l’interno

La pavimentazione: forme, motivi e iconografia

I sensi raccontano l’architettura esterna e l’impianto originario

La dedica dell’Ammiraglio

I sensi raccontano l’archittetura

Il parco del Genoardo, il giardino dei piaceri e della meraviglia

Il palazzo ritrovato

I loca solatiorum: dimore per lo svago, il benessere e la caccia

L’interno della chiesa

I mosaici del transetto e delle absidi

I sensi raccontano il soffitto

L’involucro architettonico: la pianta a croce greca orientata verso la luce

La nascita del regno normanno

Il ciclo musivo, un cammino ascendente verso la luce

I sensi raccontano l’architettura e le decorazioni

Il tetto del Paradiso: una delle opere più rappresentative dell’arte medievale

Il soglio reale

I restauri

I sensi raccontano il contesto storico Zisa

Le decorazioni del campanile

L’esterno barocco

Il ritorno dell’acqua

La cappella di San Pietro nel Real Palazzo

I sensi raccontano il ciclo musivo

Un edificio costruito in un breve spazio di tempo

Il Cassaro

Dal terremoto al crollo

I sensi raccontano la Zisa nei secoli

La splendida Zisa e il suo giardino: solacium regi tra suoni, colori e profumi

I mosaici delle navate

Stili diversi e trasformazioni, per una “delle più belle costruzioni che si possono vedere”

Intrecci di saperi nella Palermo normanna

Un crescendo architettonico

L’interno barocco

I sensi raccontano la pavimentazione

I sensi raccontano il contesto storico la martorana

La veste architettonica e le trasformazioni nel tempo

La conquista normanna della Sicilia e la nascita di un nuovo regno latino

Il Palazzo che fu dei re

L’oro e la luce: lo splendore dei mosaici della Cappella Reale

Lo spazio architettonico

I sensi raccontano i restauri

I sensi raccontano il contesto storico

I sensi raccontano la decorazione barocca

Dall’oblio al recupero della memoria

Le decorazioni

L’antico convento della Martorana, storia di devozione e tradizione

Forme e colori del soffitto ligneo