La chiesa di santa Maria dell'ammiraglio
La decorazione barocca

L’interno barocco

Nei secoli, anche per adattare la chiesa al rito latino, la struttura interna subì delle modifiche: le più evidenti furono realizzate nel nartece e nello spazio antistante l’edificio, che furono inglobati e coperti, rendendo la pianta leggermente più allungata e prolungata verso Occidente.In questo frangente, molti dei mosaici presenti nel portico furono perduti. Altri lavori furono avviati nel periodo che va dal 1683 al 1698, con la sostituzione dell’ abside centrale che conteneva il mosaico raffigurante la Vergine Maria, con un cappellone quadrato, su progetto di Paolo Amato , di gusto tipicamente barocco, sfarzoso e appariscente, ricco di figure, decorazioni con motivi vegetali, medaglioni, interamente realizzato in marmo bianco e marmi policromi. Al centro dell’altare maggiore è collocata una pala, con la raffigurazione dell’Ascensione dipinta da Vincenzo da Pavia nel 1533 mentre, sotto il quadro, prende posto un sontuoso tabernacolo realizzato in lapislazzuli. Gli affreschi della volta e dei pennacchi del cappellone del presbiterio sono stati realizzati dall’artista Antonio Grano , tra il 1684 e il 1685, e rappresentano la Gloria dell’ordine benedettino e i quattro Dottori della Chiesa.
Ulteriori restauri e rimaneggiamenti della decorazione interna, si protrassero anche nel secolo successivo e interessarono la parte superiore del coro e la zona mediana della chiesa, che furono affrescati dall’artista fiammingo Guglielmo Borremans , nel 1717. Il coro fu decorato con le storie di San Benedetto , il resto della struttura interna fu adornato con episodi tratti dal Nuovo Testamento .
Nei decenni successivi, nel 1744, anche le volte del coro furono affrescate da Olivio Sozzi .

Lo spazio architettonico

La pavimentazione: forme, motivi e iconografia

L’involucro architettonico: la pianta a croce greca orientata verso la luce

L’esterno barocco

I sensi raccontano l’architettura e le decorazioni

I sensi raccontano la Zisa nei secoli

I sensi raccontano l’archittetura

I sensi raccontano il contesto storico Zisa

L’interno della chiesa

I sensi raccontano la decorazione barocca

I sensi raccontano i restauri

La splendida Zisa e il suo giardino: solacium regi tra suoni, colori e profumi

I sensi raccontano l’interno

Un edificio costruito in un breve spazio di tempo

La nascita del regno normanno

I loca solatiorum: dimore per lo svago, il benessere e la caccia

La cappella di San Pietro nel Real Palazzo

I restauri

Il pavimento in opus sectile della Cappella Palatina

L’antico convento della Martorana, storia di devozione e tradizione

I mosaici delle navate

Il soglio reale

I mosaici del transetto e delle absidi

Forme e colori del soffitto ligneo

Un crescendo architettonico

Il tetto del Paradiso: una delle opere più rappresentative dell’arte medievale

La conquista normanna della Sicilia e la nascita di un nuovo regno latino

La dedica dell’Ammiraglio

I sensi raccontano il contesto storico

I sensi raccontano l’architettura esterna e l’impianto originario

I sensi raccontano la pavimentazione

Intrecci di saperi nella Palermo normanna

Il ritorno dell’acqua

Le decorazioni

Il parco del Genoardo, il giardino dei piaceri e della meraviglia

Dal terremoto al crollo

I sensi raccontano il soffitto

Il Palazzo che fu dei re

Il ciclo musivo, un cammino ascendente verso la luce

Stili diversi e trasformazioni, per una “delle più belle costruzioni che si possono vedere”

Dall’oblio al recupero della memoria

Le decorazioni del campanile

L’oro e la luce: lo splendore dei mosaici della Cappella Reale

L’interno barocco

Il Cassaro

Il palazzo ritrovato

I sensi raccontano il ciclo musivo

La veste architettonica e le trasformazioni nel tempo

I sensi raccontano il contesto storico la martorana