Duomo di Cefalù
Le due torri

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

Osservando, dal basso, il profilo imponente e compatto delle torri della cattedrale che dominano il paesaggio della città, appare evidente l’originaria funzione difensiva del territorio a loro affidata. Solo apparentemente simmetriche esse chiudono, fuoriuscendo dal prospetto, la facciata occidentale del plurisecolare edificio che rievoca il westwerk carolingio, o corpo di fabbrica occidentale.
Il dislivello naturale del suolo su cui poggiano le torri, ha implicato l’inserimento aggiuntivo di un ambiente nella torre nord, disposta su pianta ottagonale.Ulteriori differenze, apportate nel corso dei secoli, si registrano nella parte superiore delle possenti strutture, a partire dai merli a coda di rondine del partito dei ghibellini che svettano sulla torre nord in rappresentanza della corona e del potere temporale.
Contrapposta a questa, la torre sud, contraddistinta da una pianta quadrata, circonda, a sua volta, l’elemento comune della cuspide piramidale con merli a forma di fiammelle, a rievocare la mitria papale e il potere spirituale della Chiesa.Il partito architettonico delle torri, è scandito da una serie di aperture con dimensione crescente, a partire dal basso, zona in cui la presenza di due livelli di feritoie, per ciascuna torre, caratterizza la finalità difensiva dell’ Ecclesia Munita .
Nella zona mediana, il paramento murario della torre nord, ripartita al suo interno da cinque piani collegati da scale in pietra, è alleggerito, sui quattro lati, da ampie monofore , soggette a modifiche nel corso del tempo, e da due ulteriori ordini di bifore .A differenza della torre gemella, quella che chiude la parete meridionale della facciata non presenta, attualmente, ambienti sovrapposti dalla medesima quota fino al lanternino, oltre i due vani in basso, scarsamente illuminati dalle feritoie .
Recenti rilevazioni hanno, tuttavia, individuato tracce dell’esistenza di ulteriori tre livelli andati persi.
Le due torri, in origine, o almeno fino ad auna certa quota, dovevano avere la stessa struttura. In una antica fonte Cefalùdense, il Rollus Rubens , per la prima volta viene menzionato il termine “campanario.”

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

La decorazione musiva

La cappella dei Re

Uno spazio tra visibile ed invisibile

Sotto le crociere del Bema

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

Le navate laterali

La facciata decorata

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

Un palinsesto della Storia

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

La cappella ritrovata

Da Moschea a Cattedrale

Il disegno strategico di Ruggero II

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

I mosaici del Presbiterio

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

Una controversa interpretazione

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

La Cattedrale di Gualtiero

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

L’Ecclesia munita

Le torri e la facciata occidentale

Le decorazioni interne

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

Una nuova cattedrale

L’equilibrio tra architettura e luce

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

L’area del Santuario

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

L’inizio del cantiere

Un soffitto mirabile

Elementi artistici nella nave di Pietro

L’impronta del re

Il substrato culturale attraverso il tempo

La Bibbia di Pietra

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

Palermo felicissima urbe

Un popolo venuto dal Nord

La cappella perduta

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

Le cattedrali dei Re

La navata più lunga

Un albero pieno di vita

Le trasformazioni nei secoli

La cattedrale nei secoli

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

La cappella di san Benedetto

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

La madonna Odigitria

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

La quadratura del cerchio

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

Ricognizione delle tombe reali

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

Il portico meridionale

La grande restaurazione

Oltre l’armonia delle proporzioni

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

La Cappella di S. Maria Maddalena

I mosaici delle absidi

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

La Bibbia scolpita su pietra

Il progetto originario

Le funzioni di culto

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

Il cimitero dei re