Absidi e transetto
Duomo di Cefalù

L’inizio del cantiere

La notizia della costruzione del Duomo di Cefalù dovette giungere, verosimilmente, in modo piuttosto veloce, in tutte le terre del regno normanno. Come è avvenuto per l’edificazione di tutte le grandi cattedrali, accorsero, da ogni dove, maestri lapicidi, costruttori, maestri muratori e maestri d’ascia che, insieme alle loro famiglie, invasero quel piccolo borgo di pescatori che, ai tempi, era Cefalù.
La fabbrica, come ogni opera medievale che si rispetti, ebbe inizio da oriente, impegnando, come prima opera, la costruzione della zona più sacra della chiesa. L’avvio della edificazione del Duomo, a Cefalù, non fu, di certo, impresa semplice; una delle poche grandi chiese, probabilmente l’unica cattedrale ad essere realizzata a piani sfalsati nelle sue fondamenta .
L’aria di sedime su cui doveva sorgere il grandioso Tempio, era stata individuata in una zona a balza scoscesa che, dalle pendici della grande Rocca, posta sopra l’abitato, declinava verso il mare.
La prima attività che impegnò i maestri costruttori, fu quella della realizzazione del piano di posa, e delle sottostanti fondamenta, realizzate a gradoni con muri di sostruzione .
Una volta ottenuto il livello pavimentale si poté, cosi, tracciare in pianta il disegno del perimetro murario dell’edificio e iniziarne la sua fabbrica.
Il cantiere, prese avvio con un programma organico e unitario, che interessò la creazione dell’abside maggiore, delle due absidi di servizio, del Diaconicon a destra e della Prothesis a sinistra, insieme al grande corpo traverso del transetto .
La tecnica costruttiva impiegata per la realizzazione delle fondazioni, si palesa nelle zoccolature delle absidi, realizzate, a scalare, su differenti piani di posa. La composizione architettonica delle murature in elevato risente, fortemente, delle influenze nordiche; sono, infatti, visibili le caratteristiche stilistiche di ascendenza borgognone e del più classico romanico.

L’equilibrio tra architettura e luce

Un albero pieno di vita

Da Moschea a Cattedrale

L’Ecclesia munita

La navata più lunga

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

Il portico meridionale

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

La cappella di san Benedetto

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

Uno spazio tra visibile ed invisibile

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

I mosaici del Presbiterio

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

Oltre l’armonia delle proporzioni

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

Le cattedrali dei Re

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

La cattedrale nei secoli

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

Le funzioni di culto

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

Un soffitto mirabile

Il substrato culturale attraverso il tempo

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

L’impronta del re

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

Un popolo venuto dal Nord

La facciata decorata

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

La decorazione musiva

Il disegno strategico di Ruggero II

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

La cappella ritrovata

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

I mosaici delle absidi

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

Elementi artistici nella nave di Pietro

La cappella perduta

La madonna Odigitria

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

La cappella dei Re

La Bibbia di Pietra

Ricognizione delle tombe reali

L’inizio del cantiere

Le navate laterali

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

Il cimitero dei re

La grande restaurazione

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

La Cappella di S. Maria Maddalena

Le trasformazioni nei secoli

La Bibbia scolpita su pietra

Sotto le crociere del Bema

La quadratura del cerchio

Un palinsesto della Storia

L’area del Santuario

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

Una controversa interpretazione

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

Le decorazioni interne

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

Una nuova cattedrale

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

Le torri e la facciata occidentale

Il progetto originario

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

La Cattedrale di Gualtiero

Palermo felicissima urbe