Il soffitto
La Cappella Palatina

Il tetto del Paradiso: una delle opere più rappresentative dell’arte medievale

Il soffitto della Cappella Palatina,emblema del connubio di maestranze di diversa cultura ed etnia, è uno dei manufatti più importanti dell’arte medievale, per l’originalità delle decorazioni e la tecnica costruttiva impiegata. La matrice compositiva del soffitto, che ricopre le tre navate , è di ascendenza islamica mentre il repertorio iconografico, ricco di simboli e allegorie, proviene sia da temi della cultura occidentale della “ chanson de geste ” sia da temi figurativi dell’arte Fatimida.Riscontri diretti si notano, in alcune architetture del Cairo, in Egitto, testimonianza dei continui rapporti commerciali tra la Sicilia, al centro dei traffici del Mediterraneo, e il nord Africa.
Altre testimonianze trovano confronti stilistici nei palazzi dei califfi omayyadi e abbasidi e in Siria.L’originalità della decorazione, del soffitto della Cappella Palatina, si riscontra nei motivi bizantini, occidentali e latini, ispirati anche a modelli cristiani, dipinti con lo stesso stile di quelli islamici da maestranze di artisti e artigiani che, provenienti dal Mediterraneo, portarono in Sicilia la loro arte.Opera raffinata e preziosa, che meglio testimonia il connubio di culture presente in Sicilia durante il regno normanno, il soffitto si configura come uno dei cicli pittorici meglio conservati del dipinto su legno di ascendenza islamica, in epoca medievale. I normanni, a contatto con le popolazioni islamiche, assimilarono diverse consuetudini, nuove tecniche e repertori che, negli edifici architettonici, tradussero in scelte stilistiche e in raffinate decorazioni. Da tale fusione, di culture diverse, venne prodotto l’elemento di maggiore interesse, del soffitto della Cappella Reale, costituito dalla composizione di muqarnas,

muqarnas e soffitto ligneo
Il soffitto della Cappella Palatina presenta una decorazione ornamentale, tipica dell’architettura islamica, a muqarnas. Chiamata anche decorazione ad alveoli o a stalattiti, veniva utilizzata nelle volte, nelle cupole, nelle nicchie e nei portali. In pietra stucco, ceramica o mattoni, si diffuse maggiormente a partire dal XII secolo. In Sicilia si trovano muqarnas in molti edifici normanni come la Cappella Palatina e la Zisa. Nel soffitto della Palatina si nota, in particolare, nella navata centrale una decorazione a muqarnas, che costituisce la base geometrica strutturale, poligoni stellati e cupolette, queste ultime realizzate con tavolette sottili; e in quelle laterali lunghi pannelli di travicelli inclinati, che compongono un cassettonato, a fasce alternate piane e concave. Interamente dipinti, hanno terminazioni semicircolari con la raffigurazione di mezze figure. La tematica che ricorre nel ciclo pittorico, ricco di simboli, allegorie, motivi vegetali, floreali, disegni geometrici, caratteri cufici, con scritte di buon auspicio, elementi fitomorfi e zoomorfi, è quella dei piaceri della vita e delle gesta di corte. Riprese da un vasto repertorio iconografico, che attinge a motivi islamici e occidentali, le pitture raffigurano musici, bevitori, ballerine, animali, motivi mitologici e anche scene di vita quotidiana di marcato realismo come scene di caccia e di simposio, giostre, processioni, gare, combattimenti. Originale è anche la raffigurazione del sovrano o di altri regnanti e committenti abbigliati con vesti e pose orientali. Il sovrano, in particolare, indossa la corona , spesso è seduto al trono o tiene una coppa di vino in mano ed è accompagnato da servi e musicisti. Tutte le scene sono arricchite da oggetti quotidiani o preziosi: barili, coppe, vasi, ciotole, cuscini Altri temi, estranei al mondo islamico, sono ispirati al repertorio bizantino e a quello della religione cristiana: alcune raffigurazioni alludono anche alla figura di Cristo, altre sono riprese dalla Bibbia. Tra gi animali raffigurati, in particolare si distinguono uccelli, rapaci come falchi e aquile spesso con le loro prede, elefanti, animali esotici animali che combattono, animali mitologici e fantastici come sfingi, grifoni, arpie. Ma l’animale che ricorre più spesso è il leone, considerato regale e simbolo di forza. I colori maggiormente utilizzati sono il bianco, il nero ed il rosso, con bordure verdi e cornici a sfondo rosso e perle bianche dati dai seguenti pigmenti: nerofumo, lapislazzuli, ossido di titanio, minio, vermiglio, bianco di piombo, orpimento, successivamente mescolati con un legante, il tuorlo d’uovo. Dagli ultimi restauri è emersa anche la presenza di un trattamento ad oro zecchino tramite l’utilizzo della foglia oro, di cui sono rimaste tracce nella decorazione geometrica.

decorazione tipica dell’architettura islamica, caratterizzata da alveoli e presente anche in altri edifici normanni come i palazzi più tardi della Cuba e della Zisa , loca solatiorum del re.

Le decorazioni

Il ciclo musivo, un cammino ascendente verso la luce

I sensi raccontano il contesto storico Zisa

L’esterno barocco

Il Cassaro

Le decorazioni del campanile

La pavimentazione: forme, motivi e iconografia

I sensi raccontano l’archittetura

Il palazzo ritrovato

Il Palazzo che fu dei re

Un crescendo architettonico

I sensi raccontano la pavimentazione

Forme e colori del soffitto ligneo

Il soglio reale

La conquista normanna della Sicilia e la nascita di un nuovo regno latino

La veste architettonica e le trasformazioni nel tempo

La nascita del regno normanno

Stili diversi e trasformazioni, per una “delle più belle costruzioni che si possono vedere”

Un edificio costruito in un breve spazio di tempo

Il ritorno dell’acqua

L’antico convento della Martorana, storia di devozione e tradizione

I sensi raccontano il soffitto

I sensi raccontano la decorazione barocca

I restauri

Dal terremoto al crollo

I sensi raccontano il contesto storico

L’interno della chiesa

Intrecci di saperi nella Palermo normanna

I mosaici delle navate

I sensi raccontano l’architettura esterna e l’impianto originario

La splendida Zisa e il suo giardino: solacium regi tra suoni, colori e profumi

I sensi raccontano il contesto storico la martorana

L’involucro architettonico: la pianta a croce greca orientata verso la luce

Dall’oblio al recupero della memoria

La cappella di San Pietro nel Real Palazzo

I loca solatiorum: dimore per lo svago, il benessere e la caccia

I sensi raccontano la Zisa nei secoli

Il parco del Genoardo, il giardino dei piaceri e della meraviglia

L’interno barocco

I sensi raccontano il ciclo musivo

Il pavimento in opus sectile della Cappella Palatina

La dedica dell’Ammiraglio

I mosaici del transetto e delle absidi

L’oro e la luce: lo splendore dei mosaici della Cappella Reale

Il tetto del Paradiso: una delle opere più rappresentative dell’arte medievale

I sensi raccontano i restauri

I sensi raccontano l’architettura e le decorazioni

Lo spazio architettonico

I sensi raccontano l’interno