L'architettura e le decorazioni
La Zisa

La veste architettonica e le trasformazioni nel tempo

La conoscenza frammentaria dell’edificio si è potuta recuperare solo grazie alle fonti diplomatiche e notarili. A parte il restauro del mosaico sovrastante la fontana, risalente al 1511, il palazzo mantenne la sua struttura fino al primo trentennio del diciassettesimo secolo; solo a partire dal 1635 la Zisa fu soggetta ad un imponente trasformazione, a causa delle gravi condizioni di conservazione e ai necessari lavori per adattarla alle nuove e mutate esigenze abitative della famiglia Sandoval proprietaria dell’edificio.
L’unico ambiente rimasto immutato fu la sala della fontana , posta al piano terreno del palazzo, la cui salvaguardia si dovette al gusto dell’esotico in voga in tale periodo.

sala della fontana
La sala della fontana è il lussuoso ambiente di rappresentanza dei sovrani normanni. A iwan di tipo islamico, è proiettata verso l’esterno, in ideale collegamento con il Parco circostante e in asse col portale principale in una posizione di predominanza rispetto agli altri ambienti. Si configura come una grande sala aperta sul vestibolo tramite un arco di tipo ogivale sorretto da colonne marmoree binate. L’interno della sala ha forma cruciforme con ampie nicchie decorate e voltate e muqarnas. In tutta la sala sono presenti decorazioni musive e tarsie marmoree in opus sectile e colonnine con capitelli di ascendenza islamica. Gli ornati musivi che si aprono sul lato occidentale della sala della fontana sono una originale testimonianza di mosaici profani, che non affrontano temi legati alla vita ecclesiastica. Nella parte sottostante i mosaici, fluiva l’acqua che andava a riversarsi, tramite una lastra marmorea, in una canaletta a livello del pavimento, intervallate da vasche e decorazioni in opus sectile. Questo canale collega le vasche interne con la grandiosa peschiera situata all’esterno, davanti al prospetto, in posizione simmetrica allo stesso.

Il resto della fabbrica fu rimaneggiato per adattare gli spazi alle nuove esigenze. Durante tale fase fu trasformato il partito ed architettonico della facciata, dove vennero aperti nuovi vani, in relazione alle distribuzioni interne, venne chiusa l’originaria terrazza d’attico a solarium e creato un nuovo scalone che cambiò il sistema originario dei percorsi verticali.
Ulteriori trasformazioni interessarono l’edificio nel XIX secolo a cura dei Notarbartolo nuovi possessori del Palazzo.

Dal terremoto al crollo

Il Cassaro

I sensi raccontano la decorazione barocca

Le decorazioni

I restauri

Il soglio reale

La nascita del regno normanno

Lo spazio architettonico

La conquista normanna della Sicilia e la nascita di un nuovo regno latino

L’antico convento della Martorana, storia di devozione e tradizione

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L’interno barocco

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Un edificio costruito in un breve spazio di tempo

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La splendida Zisa e il suo giardino: solacium regi tra suoni, colori e profumi

I sensi raccontano il contesto storico la martorana

L’esterno barocco

I sensi raccontano l’interno

I sensi raccontano la pavimentazione

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La cappella di San Pietro nel Real Palazzo

Il ciclo musivo, un cammino ascendente verso la luce

La veste architettonica e le trasformazioni nel tempo

Il Palazzo che fu dei re

La dedica dell’Ammiraglio

I sensi raccontano il contesto storico Zisa

Stili diversi e trasformazioni, per una “delle più belle costruzioni che si possono vedere”

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L’oro e la luce: lo splendore dei mosaici della Cappella Reale

L’interno della chiesa

I sensi raccontano la Zisa nei secoli

Intrecci di saperi nella Palermo normanna

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