Duomo di Cefalù
L'aula chiesastica

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

TAVOLE DIPINTE DEL SOFFITTO
Le tavole dipinte del soffitto della Cattedrale di Cefalù, disposte su assi orizzontali, sono alte 30 cm e hanno una lunghezza di 110 metri. Tra i colori sgargianti che le caratterizzano sono state trovate tracce di foglia oro, presenti anche nella Cappella Palatina (sono state riscontrate analogie anche iconografiche tra Cefalù e la navata centrale della Palatina), e del prezioso blu lapislazzuli, quest’ultimo considerato regale. Nonostante le perdite e la difficile lettura di alcune delle tavole, si può notare che l’iconografia, frutto di un processo coerente e di maestranze qualificate, è diversificata ma presenta motivi cortesi, fantastici e provenienti dal mondo naturale. Nelle lunghe tavole continue, suddivise in medaglioni decorati con motivo perlinato, si ripetono scene decorative con leoni (il leone si ripete spesso in quanto stemma araldico degli Altavilla), antilopi, grifoni, serpenti, sfingi, conigli, uccelli in posa araldica, pavoni con la coda aperta, cammelli, elefanti, gazzelle, animali doppi e la presenza di disegni a forma esagonale e ottagonale, di matrice islamica, che richiamano le decorazione dell’intaglio sottostante. Unicum è la scena del cigno/ibis: elegante e con un lungo becco, l’animale colto nel momento in cui lotta con un serpente, richiama il motivo dell’ibis sacro, di matrice egizia. Intercalate dalle decorazioni zoomorfe e a vegetali ramificati e da motivi floreali, altre tavole presentano raffigurazioni con guerrieri, falconieri, cacciatori, cavalieri, delineate in maniera marcata con il colore nero, e altri uomini che indicano gli animali, suonano (tra gli strumenti abbiamo il liuto, le nacchere, il tamburello, i piatti, il salterio, danzano, bevono o sorreggono coppe e recipienti. La resa delle loro vesti è raffinata così come sono molto curate lo studio delle espressioni e delle caratteristiche fisiche. Altre scene sono ancora più complesse e presentano l’albero della vita, la cattura di un animale, un portatore di pavone, suonatori su un elefante, uno scriba, personaggi fantastici con la coda di pesce e momenti di lotta.

Osservare il tetto a due falde della Cattedrale di Cefalù, ci riporta indietro nel tempo a quando è stato edificato come un’opera, inedita, in perfetto dialogo con la struttura delle pareti della navata centrale, cosi ampia e invasa da luce libera da richiedere una particolare attenzione agli aspetti costruttivi della sua copertura.
La soluzione adottata dai carpentieri medievali, non si è limitata alla scelta di una configurazione a capriate , nel rispetto dello stile romanico, ma ad un sistema di elementi esteso a tutta la superficie di base del tetto, che attraverso la connessione e l’interazione delle parti aumenta l’assorbimento delle spinte, con il lungimirante utilizzo di strategie caratteristiche dell’ epoca gotica, già visibili nella soluzione estetica e funzionale della forma fusiforme della teoria di catene finalizzata a diminuire l’inflessione derivata dal peso.
Indizi celati nella sponda esterna della passerella, che custodisce una decorazione pittorica ispirata a temi araldici, ci riconducono ai primi restauri, in epoca dei Ventimiglia, nel 1263. Il soffitto ligneo ha subito, in seguito, rimaneggiamenti durante il corso del XVI e XVII che hanno causato lo spostamento, da posizioni originarie, di alcuni suoi elementi legati al periodo della prima fabbrica.
A metà della navata centrale del duomo di Cefalù, collegate ad un’idea decorativa unitaria e, forse, più ampia con le stelle ottagonali del sottotetto, si sviluppano con scioltezza dinamica scene dipinte su tavole disposte su assi orizzontali.

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

La Cappella di S. Maria Maddalena

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

La facciata decorata

Le navate laterali

Il disegno strategico di Ruggero II

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

Le funzioni di culto

La madonna Odigitria

Uno spazio tra visibile ed invisibile

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

Sotto le crociere del Bema

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

Il cimitero dei re

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

La cappella perduta

Un albero pieno di vita

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

Una controversa interpretazione

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

La quadratura del cerchio

Le cattedrali dei Re

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

Un palinsesto della Storia

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

Un soffitto mirabile

Un popolo venuto dal Nord

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

La Cattedrale di Gualtiero

La navata più lunga

La cappella ritrovata

La Bibbia scolpita su pietra

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

La cappella dei Re

Ricognizione delle tombe reali

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

L’area del Santuario

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

La cattedrale nei secoli

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

Oltre l’armonia delle proporzioni

L’equilibrio tra architettura e luce

Elementi artistici nella nave di Pietro

La Bibbia di Pietra

L’inizio del cantiere

Il portico meridionale

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

La grande restaurazione

I mosaici del Presbiterio

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

Una nuova cattedrale

Palermo felicissima urbe

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

La cappella di san Benedetto

Le decorazioni interne

Il progetto originario

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

Il substrato culturale attraverso il tempo

Le torri e la facciata occidentale

La decorazione musiva

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

L’Ecclesia munita

Da Moschea a Cattedrale

L’impronta del re

Le trasformazioni nei secoli

I mosaici delle absidi