Gli ambiti interni

I sensi raccontano gli Ambiti interni

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Profumo speziato d’incenso

Inoltrarsi, dal portale principale rivolto ad ovest, all’interno dell’edificio sacro, induce a partecipare alla più impenetrabile espressione dell’infinito, attraverso un percorso intriso di arte che richiama, al contempo, ad una venerazione profonda. Il profumo speziato di incenso, si propaga dall’area sacra del Santuario, fino a giungere, in un crescendo, nell’aula.

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Il profilo delle colonne

A croce latina, la basilica si sviluppa in direzione longitudinale, a partire dalle tre  navate che suddividono il corpo centrale con nove file di colonne. Chiudere gli occhi, seguire il profilo delle colonne, ritmicamente disposte su ciascun lato della navata principale, e toccare il freddo marmo, è un modo per entrare in connessione mistica con l’antico. Le diciotto colonne sostengono capitelli irregolarmente distribuiti secondo le dimensioni del fusto che a loro volta sono sovrastati da pulvini che determinano l’inizio degli ornati musivi delle pareti, in un ritmo decorativo sempre più incalzante.

 

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La meraviglia del ciclo musivo

Scintillante e prezioso, l’intero manto musivo dell’interno, realizzato da maestranze bizantine e artisti locali, in un arco di tempo piuttosto lungo racchiuso tra il  1177 e il 1183 circa, si sviluppa seguendo una puntuale logica teologico – dogmatica, a partire dai mosaici della navata principale, in cui risaltano le scene dalla Creazione al ciclo di Giacobbe, dell’Antico Testamento, agli episodi della Vita di Cristo, visibili nelle navate laterali e descritti nel Nuovo Testamento. In questo iniziale percorso, nel quale si è pervasi da un sentimento arcano e inesprimibile, l’attenzione non può che posarsi sulla grandiosa immagine del Cristo Pantocratore, situata nella zona absidale, in eloquente dialogo con l’insieme dell’architettura.

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

L’impronta del re

La quadratura del cerchio

Uno spazio tra visibile ed invisibile

Le cattedrali dei Re

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

Un palinsesto della Storia

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

L’inizio del cantiere

Un soffitto mirabile

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

Oltre l’armonia delle proporzioni

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

L’area del Santuario

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

Un popolo venuto dal Nord

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

Un albero pieno di vita

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

L’Ecclesia munita

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

La decorazione musiva

Le funzioni di culto

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

La navata più lunga

Ricognizione delle tombe reali

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

La cattedrale nei secoli

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

I mosaici del Presbiterio

Una controversa interpretazione

Le navate laterali

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

Il disegno strategico di Ruggero II

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

Da Moschea a Cattedrale

La cappella di san Benedetto

L’equilibrio tra architettura e luce

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

Una nuova cattedrale

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

La Bibbia scolpita su pietra

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

Il portico meridionale

Le trasformazioni nei secoli

Le decorazioni interne

Sotto le crociere del Bema

Il progetto originario

I mosaici delle absidi

La grande restaurazione

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

La cappella ritrovata

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

La Cappella di S. Maria Maddalena

Il cimitero dei re

La facciata decorata

La cappella perduta

Il substrato culturale attraverso il tempo

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

La Bibbia di Pietra

Elementi artistici nella nave di Pietro

Palermo felicissima urbe

Le torri e la facciata occidentale

La cappella dei Re

La Cattedrale di Gualtiero

La madonna Odigitria