Il ciclo musivo
La Cappella Palatina

I mosaici del transetto e delle absidi

Il presbiterio è diviso, dalla navata centrale, tramite due archi trionfali , il primo, che separa l’aula dal santuario, presenta la scena di Gesù al Tempio, mentre il secondo, vicino l’ abside , com’è consuetudine nei cicli musivi di matrice bizantina, rappresenta l’Annunciazione: l’Angelo annunciante a sinistra e la Vergine a destra.L’ampliamento delle fabbriche del palazzo reale, che inglobarono al loro interno la cappella palatina, produsse una trasformazione della zona absidale, a partire dal XVI secolo, con l’alterazione dell’originale muro perimetrale, di forma poligonale e la chiusura delle relative finestre, poste nel tamburo delle tre absidi. Si pose rimedio a tale mutilazione con l’esecuzione di decorazioni musive, in armonia con il contesto circostante. Tali decorazioni, hanno inserito nell’abside centrale la figura della Madonna, seduta su un seggio, tra la Maddalena e San Giovanni Battista; nell’abside di destra Sant’Anna e Maria bambina e, in quello di sinistra, nel XVIII secolo un mosaico, opera di Santi Cardini che raffigura San Giuseppe con Gesù fanciullo.L’abside centrale presenta nella calotta il Cristo Pantocratore , benedicente, con il Vangelo tra le mani e, nel catino, la Vergine, tra Pietro e Maria Maddalena a sinistra e Giovanni Battista e Giacomo Apostolo a destra. Al di sopra, la colomba dello Spirito Santo, i simboli della passione e dell’ Etimasia . Nei medaglioni degli intradossi degli archi longitudinali e dell’arco trionfale ci sono immagini di santi. Lo spazio è sormontato da una cupola nel cui centro il Cristo Pantocratore benedicente è racchiuso in un cerchio dorato e circondato da una schiera di otto Angeli e Arcangeli , tutti abbigliati con abiti regali e quattro con il globo crucigero tra le mani. Ai margini del tamburo sono raffigurati i profeti Isaia, Geremia, Ezechiele, Giona, Daniele Mosè, Elia ed Eliseo, con cartigli in mano; nei tondi, sopra le arcate di sostegno della cupola, i ritratti di Davide, Salomone, Zaccaria e Giovanni Battista; nelle nicchie angolari i quattro Evangelisti: Matteo, Luca, Marco, Giovanni. Alla base del tamburo un’iscrizione in greco riporta la data 28 aprile 1143 e ricorda il giorno della consacrazione.Le absidi laterali, come da consuetudine, sono dedicate a San Pietro e San Paolo. Nel transetto di destra, in corrispondenza della prothesis , sopra l’altare, sono raffigurate sant’Anna e Maria bambina e nel catino absidale San Paolo, il santo a cui è dedicata la cappella. Nella parte superiore, si ammira una delle più antiche scene della Natività di Gesù , ricca di simboli e allegorie, e il Cristo Pantocratore, con il Vangelo di Giovanni tra le mani, mentre benedice i fedeli.Il transetto sud continua con scene della vita di Cristo: l’annuncio ai pastori, la fuga in Egitto, il Battesimo, la Trasfigurazione, la Resurrezione di Lazzaro, l’ingresso a Gerusalemme.
Sull’arco cinque profeti e sulla volta la Pentecoste. Nel transetto nord, a sinistra, in corrispondenza del Diaconicon , nel catino dell’abside la decorazione musiva presenta San Giuseppe e Gesù fanciullo, nella cupoletta, il ritratto di  Sant'Andrea e, al di sopra, la Vergine con Bambino.Sull’arco che separa il transetto dal presbiterio sono raffigurati cinque santi e nella volta l’Ascensione di Cristo.

Il Cassaro

Il soglio reale

Dal terremoto al crollo

Le decorazioni del campanile

I sensi raccontano il contesto storico la martorana

Il ciclo musivo, un cammino ascendente verso la luce

I sensi raccontano il contesto storico Zisa

La conquista normanna della Sicilia e la nascita di un nuovo regno latino

Le decorazioni

I loca solatiorum: dimore per lo svago, il benessere e la caccia

Dall’oblio al recupero della memoria

L’interno barocco

Lo spazio architettonico

L’interno della chiesa

L’involucro architettonico: la pianta a croce greca orientata verso la luce

Il ritorno dell’acqua

Forme e colori del soffitto ligneo

La nascita del regno normanno

Il parco del Genoardo, il giardino dei piaceri e della meraviglia

La pavimentazione: forme, motivi e iconografia

La dedica dell’Ammiraglio

I sensi raccontano l’architettura esterna e l’impianto originario

I mosaici delle navate

I sensi raccontano i restauri

Intrecci di saperi nella Palermo normanna

Stili diversi e trasformazioni, per una “delle più belle costruzioni che si possono vedere”

Il pavimento in opus sectile della Cappella Palatina

L’oro e la luce: lo splendore dei mosaici della Cappella Reale

Il tetto del Paradiso: una delle opere più rappresentative dell’arte medievale

L’esterno barocco

I sensi raccontano l’architettura e le decorazioni

I sensi raccontano la decorazione barocca

I restauri

I mosaici del transetto e delle absidi

La splendida Zisa e il suo giardino: solacium regi tra suoni, colori e profumi

Il palazzo ritrovato

I sensi raccontano la Zisa nei secoli

Un crescendo architettonico

Un edificio costruito in un breve spazio di tempo

La veste architettonica e le trasformazioni nel tempo

L’antico convento della Martorana, storia di devozione e tradizione

I sensi raccontano il contesto storico

La cappella di San Pietro nel Real Palazzo

I sensi raccontano l’archittetura

I sensi raccontano la pavimentazione

I sensi raccontano il ciclo musivo

Il Palazzo che fu dei re

I sensi raccontano il soffitto

I sensi raccontano l’interno