Il grande presbiterio

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

La cappella domina, con i suoi volumi, la zona sovrastante il corridoio di passaggio e si dispiega, con pianta centrica, ricoperta da una cupola esagonale poggiata su un quadrato e adornata da coppie di lesene che si alternano alle finestrelle inserite nella lanterna . L’articolazione della superficie include un vano rettangolare contenente un altare , a cui si affianca, sulla destra, la sacrestia e, a sinistra, una zona di transito che conduce ad un piccolo campanile. La straordinaria decorazione presente all’interno viene introdotta, già dall’ingresso, con l’imponente cancello di rame giallo a due battenti, disegnato da Angelo Italia e realizzato da Gaetano Signorello , quasi ad accompagnare il fedele in un percorso di meraviglia.
Il leggiadro dinamismo degli ornamenti e dell’architettura che ravvivano la cappella del Crocifisso, è permeato da intarsi variopinti e sculture riguardanti il tema della Passione.
Un misticismo aulico composto da ricchezza di forme, iscrizioni e sculture viene, inoltre, sottolineato dall’emergere di significati biblici e teologici visibili appena vengono superati i gradini in marmo rosso che immettono nella cappella. Sembra di assistere all’ardita visione di un unico progetto nel quale la decorazione di ogni superficie, anche la più ristretta, non viene risparmiata dall’estro eterogeneo degli artisti, al contempo, permeato dalla rigorosa logica del suo committente.
In contrasto al candore del nudo intonaco della cupola ormai spoglia degli affreschi che la ornavano, quasi ad interrompere una sinfonia di combinazioni artistiche, in questo spazio sacro si distinguono quattro statue, a grandezza naturale, raffiguranti profeti del Vecchio Testamento, nell’atto di indicare con un gesto il Cristo e, implicitamente, la sua passione e morte.Il Crocifisso diviene punto di fuga dell’intero ambiente e fulcro di diversi cicli figurativi.

Sotto le crociere del Bema

La Cappella di S. Maria Maddalena

La quadratura del cerchio

Le funzioni di culto

Il progetto originario

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

L’equilibrio tra architettura e luce

I mosaici del Presbiterio

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

La navata più lunga

Palermo felicissima urbe

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

Le torri e la facciata occidentale

Uno spazio tra visibile ed invisibile

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

Una controversa interpretazione

La cattedrale nei secoli

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

La cappella di san Benedetto

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

La cappella dei Re

L’Ecclesia munita

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

Il cimitero dei re

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

Il disegno strategico di Ruggero II

Le trasformazioni nei secoli

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

Elementi artistici nella nave di Pietro

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

L’inizio del cantiere

Un soffitto mirabile

La grande restaurazione

Da Moschea a Cattedrale

Le decorazioni interne

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

La madonna Odigitria

La cappella ritrovata

La decorazione musiva

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

Un popolo venuto dal Nord

Le cattedrali dei Re

Un palinsesto della Storia

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

Ricognizione delle tombe reali

Il substrato culturale attraverso il tempo

L’impronta del re

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

L’area del Santuario

Il portico meridionale

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

La Bibbia scolpita su pietra

Un albero pieno di vita

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

La facciata decorata

La Cattedrale di Gualtiero

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

La Bibbia di Pietra

Oltre l’armonia delle proporzioni

Le navate laterali

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

I mosaici delle absidi

La cappella perduta

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

Una nuova cattedrale