Il ciclo musivo
La Cappella Palatina

I sensi raccontano il ciclo musivo

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Un tripudio di colori e oro: i mosaici

Le maestranze, probabilmente provenienti da Bisanzio, realizzarono una domus, in cui l’oro splendente delle tessere, diviene allegoria del glorioso regno di Ruggero. Le raffigurazioni, dallo stile immobile e innaturale, narrano scene senza tempo, tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento, in un tripudio di oro e colori accesi. Il Re dei Re, Cristo, fulcro dell’intero ciclo musivo, si può ammirare più volte: benedicente ed entro un tono nella cupola; severo e a mezzo busto nell’abside centrale; in maestà tra i santi Pietro e Paolo nella parte che sovrasta il trono reale e nello spazio antistante l’absidiola dedicata a San Paolo. Anche i sovrani normanni, dal soglio reale, potevano ammirare e godere dello splendore del ciclo musivo, volto a glorificare Cristo e il Re.

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Il soglio: il simbolo del re

Entrate a far parte, per un attimo, della scena rappresentata nel mosaico: avreste la possibilità di toccare le tessere che compongono il soglio reale, simbolo della magnificenza del re e luogo riservato ai sovrani. Sfiorare con mano il frutto del sapiente lavoro dei mosaicisti provenienti dall’Oriente, può dare idea della consistenza dei materiali impiegati  per questa preziosa costruzione che manifesta il potere reale.

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Candele: luce divina

L’odore della cera si diffonde nell’area sacra dell’abside. Le candele prendono posto nell’abside centrale, vicino e sull’altare, e sono il simbolo della Luce di Dio. Nella Cappella Palatina, durante il Tempo di Pasqua viene acceso anche il pregiato cero di Pasqua, che rappresenta Gesù Luce del Mondo.

Le decorazioni del campanile

Dal terremoto al crollo

L’oro e la luce: lo splendore dei mosaici della Cappella Reale

Forme e colori del soffitto ligneo

Il tetto del Paradiso: una delle opere più rappresentative dell’arte medievale

La conquista normanna della Sicilia e la nascita di un nuovo regno latino

La pavimentazione: forme, motivi e iconografia

Le decorazioni

Il ritorno dell’acqua

L’esterno barocco

Dall’oblio al recupero della memoria

I sensi raccontano il contesto storico

L’interno della chiesa

La dedica dell’Ammiraglio

Un crescendo architettonico

I restauri

I sensi raccontano l’interno

Intrecci di saperi nella Palermo normanna

L’involucro architettonico: la pianta a croce greca orientata verso la luce

I sensi raccontano la decorazione barocca

Un edificio costruito in un breve spazio di tempo

I loca solatiorum: dimore per lo svago, il benessere e la caccia

Lo spazio architettonico

La nascita del regno normanno

I sensi raccontano l’archittetura

La splendida Zisa e il suo giardino: solacium regi tra suoni, colori e profumi

I sensi raccontano l’architettura e le decorazioni

I sensi raccontano il soffitto

Il palazzo ritrovato

I mosaici del transetto e delle absidi

Il Cassaro

I sensi raccontano la pavimentazione

I sensi raccontano l’architettura esterna e l’impianto originario

I sensi raccontano il contesto storico la martorana

I sensi raccontano il ciclo musivo

La cappella di San Pietro nel Real Palazzo

Il Palazzo che fu dei re

L’interno barocco

I mosaici delle navate

I sensi raccontano i restauri

Il parco del Genoardo, il giardino dei piaceri e della meraviglia

Stili diversi e trasformazioni, per una “delle più belle costruzioni che si possono vedere”

Il ciclo musivo, un cammino ascendente verso la luce

Il pavimento in opus sectile della Cappella Palatina

I sensi raccontano la Zisa nei secoli

Il soglio reale

L’antico convento della Martorana, storia di devozione e tradizione

I sensi raccontano il contesto storico Zisa

La veste architettonica e le trasformazioni nel tempo