Il Santuario le absidi
La Cattedrale di Palermo

L’Ecclesia munita

La Cattedrale di Palermo fu progettata come ecclesia munita , sistema già concepito per il Duomo di Cefalù e per la coeva costruzione di Monreale , creando una serie di passaggi, all’interno delle murature e nelle parti sommitali, come camminamenti di ronda, protetti da una serie di merlature, poste a coronamento del sacro edificio.Nella zona del Presbiterio , tali passaggi vennero aperti verso l’interno della chiesa, con un loggiato colonnato, costruito con rocchi di cotto, con capitelli gigliati, ricoperto da un intonaco dipinto, con i colori che connotano l’area sacra del Santuario : il rosso porfido che si richiama alla regalità e alla natura divina e il verde bluastro del serpentino che si riferisce alla natura umana, secondo i canoni della tradizione bizantina. L’interno della chiesa era trattato con una finitura a pietra rasa e con scialbi di calce; le indagini eseguite, durante gli ultimi restauri, hanno confermato che non era prevista alcuna decorazione musiva alle pareti. Il pavimento riprendeva i classici schemi decorativi del periodo, composto da lastre marmoree intarsiate con mosaici, a disegno geometrico, del tipo “ cosmatesco ”. Parte residua della originaria pavimentazione è oggi visibile nella zona presbiterale dell’attuale coro.
La finitura esterna, dell’intero edificio, risentiva della temperie culturale del tempo, con riferimenti alla decorazione islamica, con paramenti murari ricoperti da intonaco a stucco bianco e inserti cromatici in rosso e blu scuro.
Si ritrova una costante, presente in tutta l’architettura normanna dell’Italia meridionale, composta dall’ ornamento a tarsia lavica   con disegni geometrici, simboli e raffigurazioni floreali.
Questa tecnica, che non si ritrova nel Duomo di Cefalù, venne invece, ampiamente impiegata per l’ornamento delle absidi della Cattedrale di Palermo e del Duomo di Monreale.

L’Ecclesia munita

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

Una controversa interpretazione

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

Il substrato culturale attraverso il tempo

La Bibbia scolpita su pietra

L’area del Santuario

La facciata decorata

Il progetto originario

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

Un palinsesto della Storia

La cattedrale nei secoli

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

Ricognizione delle tombe reali

Le funzioni di culto

Un popolo venuto dal Nord

I mosaici delle absidi

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

La quadratura del cerchio

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

La madonna Odigitria

Le navate laterali

Le torri e la facciata occidentale

Il cimitero dei re

Palermo felicissima urbe

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

La Cappella di S. Maria Maddalena

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

Oltre l’armonia delle proporzioni

La grande restaurazione

La cappella di san Benedetto

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

Una nuova cattedrale

La navata più lunga

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

L’impronta del re

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

La cappella dei Re

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

La cappella ritrovata

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

L’inizio del cantiere

Il disegno strategico di Ruggero II

Il portico meridionale

La Bibbia di Pietra

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

Uno spazio tra visibile ed invisibile

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

La decorazione musiva

Le decorazioni interne

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

Un albero pieno di vita

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

Un soffitto mirabile

I mosaici del Presbiterio

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

Le trasformazioni nei secoli

Da Moschea a Cattedrale

La cappella perduta

L’equilibrio tra architettura e luce

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

La Cattedrale di Gualtiero

Sotto le crociere del Bema

Le cattedrali dei Re

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

Elementi artistici nella nave di Pietro

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale