Duomo di Cefalù
Il Contesto 2

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

Il diploma di fondazione della cattedrale di Cefalù rispecchia aspetti importanti della personalità del sovrano normanno e del suo pensiero.
La tradizione narra che la costruzione della Cattedrale dedicata al Santissimo Salvatore sia seguita alla scampata morte di Ruggero II e del suo equipaggio, colti in mare da una tempesta durante un viaggio da Salerno a Palermo. Non potendo più governare l’imbarcazione né tornare al porto di partenza il re, dopo aver innalzato le mani verso il cielo, si rivolse alla benevolenza divina affinché potesse trarre tutti in salvo, con l’impegno di edificare un tempio in onore del Santissimo Salvatore e dei Santi Pietro e Paolo , nello stesso punto in cui fosse approdato.
La salvezza concessa diventò un importante segno per un uomo del XII secolo, quasi un messaggio simbolico che doveva proteggere la sua ascesa e il suo regno. Appena raggiunto il promontorio di Cefalù, Ruggero II delimitò con la verga regia il luogo sul quale sarebbe dovuta sorgere la chiesa.
Fu cosi che il 7 giugno 1131, giorno di Pentecoste, venne posta la prima pietra che diede inizio all’opera di costruzione della cattedrale, in presenza del vescovo Ugone. Ruggero II, mantenne fede alla promessa rivolta al Signore durante lo scampato naufragio, dotando l’edificio sacro di mandato pontificio e costituendolo in vescovado.
L’avvio della nuova costruzione, sui resti di una preesistente chiesa bizantina , risalente al IV secolo d.C., di cui sono emersi alcuni mosaici, celava anche un messaggio politico oltre che religioso. Essa venne dedicata anche in onore del Gran Conte e di Adelasia, genitori del sovrano, ricollegandosi alla chiesa della Santissima Trinità di Mileto , che ospitava le spoglie del padre di Ruggero.
La nuova chiesa, inoltre, secondo consuetudini praticate, soprattutto, in Normandia e nell’Inghilterra Normanna costituiva un monastero-cattedrale da destinare alla sepoltura del primo re di Sicilia . Sebbene il progetto ruggeriano, di innalzare l’edificio religioso a suo personale mausoleo , non abbia avuto séguito, per mirati fini politici ad opera dell’arcivescovo di Palermo Gualtiero Offamilio , alla fine del XII sec, il disegno del sovrano racchiudeva tutte quelle azioni di rinnovamento legate al nuovo regno che vide la luce nel Natale del 1130.

Le torri e la facciata occidentale

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

Una nuova cattedrale

Le navate laterali

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

L’inizio del cantiere

Un popolo venuto dal Nord

Una controversa interpretazione

La facciata decorata

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

Oltre l’armonia delle proporzioni

La navata più lunga

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

L’impronta del re

Il progetto originario

La cappella ritrovata

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

Il cimitero dei re

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

Le trasformazioni nei secoli

Palermo felicissima urbe

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

L’Ecclesia munita

I mosaici del Presbiterio

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

La madonna Odigitria

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

Un palinsesto della Storia

Sotto le crociere del Bema

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

La decorazione musiva

La cappella di san Benedetto

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

Ricognizione delle tombe reali

La grande restaurazione

La Cappella di S. Maria Maddalena

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

Uno spazio tra visibile ed invisibile

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

La Bibbia scolpita su pietra

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

L’equilibrio tra architettura e luce

Da Moschea a Cattedrale

Le decorazioni interne

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

Il portico meridionale

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

La quadratura del cerchio

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

Il disegno strategico di Ruggero II

La Bibbia di Pietra

La cappella perduta

La cappella dei Re

Le funzioni di culto

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

Un soffitto mirabile

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

Elementi artistici nella nave di Pietro

L’area del Santuario

La Cattedrale di Gualtiero

Il substrato culturale attraverso il tempo

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

La cattedrale nei secoli

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

I mosaici delle absidi

Le cattedrali dei Re

Un albero pieno di vita