I mosaici della navata centrale
, con scene dell’ Antico
e del Nuovo Testamento
, così come il gioco di colonne che percorre e scandisce l’interno del Duomo, sembrano accompagnare il fedele in un cammino salvifico che attraversa il presbiterio
e raggiunge il suo culmine, in una linea cristocentrica, nel Re dei Re, il Cristo Pantocratore
posto al centro della calotta absidale
.
Un ciclo musivo che, grazie anche alle figure degli oltre duecentocinquanta Santi rappresentati maggiormente nei sottarchi, invita a contemplare e a guardare verso Cristo, portatore di giustizia e salvezza. Il presbiterio si articola nell’ala sinistra detta Campata di San Luigi
, nel coro e nell’ala destra detta Campata dei Guglielmi.
La prima è così chiamata perché custodisce l’altare reliquiario di San Luigi
, all’estremità della parete settentrionale del vano; mentre la campata dei Guglielmi accoglie i sarcofagi
dei re di Sicilia Guglielmo I detto il Malo
e il committente dell’intero complesso Guglielmo II
.
Si può notare che, a differenza di altri edifici normanni, la parte presbiterale ha lievissime sporgenze rispetto al resto della basilica, con i bracci del transetto
che risultano meno pronunciati trasversalmente.
Al presbiterio, posto in posizione rialzata, si accede attraverso alcuni gradini; lo spazio è scandito da una serie di archi trionfali
, che dividono questa grande e ampia area in vari settori, dove architettura, decorazione e colori prendono parte al grandioso programma iconografico che racconta la storia della Salvezza, dalla Creazione dell’Uomo, passando per il peccato fino al trionfo di Cristo. Al centro del primo grande arco di ingresso, a sesto ogivale
, è raffigurata la Sapientia Dei, che introduce l’intero ciclo musivo del Duomo, in quanto accompagna tutte le opere di Dio, essa è rappresentata come una donna coronata e velata tra gli arcangeli Michele e Gabriele
.
Gli altri archi trionfali, regali e maestosi, sono disposti secondo una gradualità progressiva ascendente e sono decorati con clipei
con la raffigurazione di re e profeti
e immagini di angeli e santi
che conducono all’ultimo arco, quello che contorna il catino absidale, dove è raffigurato il Pantocratore, nella cui volta è rappresentata l’ etimasia
cioè il trono vuoto che accoglierà Cristo, giudice universale, alla fine dei tempi, così come raccontato nell’Apocalisse.
Altri due archi, con la raffigurazione di santi e sante
, danno accesso al presbiterio dal transetto settentrionale e da quello meridionale.
Nei pilastri, posizionati sopra il trono regale
e quello vescovile
, troviamo rispettivamente la scena, dal sapore prettamente politico, dell’ incoronazione di Guglielmo II
da parte di Cristo
Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali
La cappella ritrovata
Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio
La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale
I sarcofagi in porfido: regalità e potere
Oltre l’armonia delle proporzioni
Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie
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Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede
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Un soffitto mirabile
L’equilibrio tra architettura e luce
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Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli
Sotto le crociere del Bema
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Il coro: cuore pulsante della cattedrale
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Le funzioni di culto
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Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica
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Palermo felicissima urbe
L’inizio del cantiere
La cattedrale nei secoli
Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari
Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli
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Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo
Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate
Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico
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Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale
Una nuova cattedrale
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I mosaici delle absidi
Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne
Elementi artistici nella nave di Pietro
Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo
Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite
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Da Moschea a Cattedrale
La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici
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Un albero pieno di vita
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Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche
Una controversa interpretazione
La cappella perduta
Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo
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Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche
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La Bibbia scolpita su pietra
Un palinsesto della Storia
La cappella dei Re
La decorazione musiva
Le torri e la facciata occidentale
I mosaici del Presbiterio
Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale
Due torri inizialmente simili, variate nel tempo
La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente
Il substrato culturale attraverso il tempo
MiC – Ministero della Cultura
Legge 77/2006 - Misure Speciali di Tutela e Fruizione dei Siti Italiani di Interesse Culturale, Paesaggistico e Ambientale, inseriti nella “Lista Del Patrimonio Mondiale”, posti sotto la Tutela dell’ UNESCO Regione Siciliana.
Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.