Il palazzo ha la forma di un parallelepipedo e si presenta con un volume compatto e austero alleggerito solo dai vani nel prospetto inseriti con una partitura ritmata e discreta. Il piano terra si distingue per la presenza di un corridoio porticato di grandi dimensioni aperto nei lati corti e con tre fornici di accesso, con doppi archi ogivali, sulla facciata principale. Il fornice centrale, di maggiori dimensioni, corrisponde all’arco che inquadra l’ingresso alla sala della fontana. Un particolare curioso suggerisce una visone accurata: il dipinto posto nel sottarco di ingresso, dove varie piccole figure animano lo spazio. Sono queste chiamate, nella tradizione popolare, “i diavoli della Zisa”.La leggenda, nata intorno a queste immagini, racconta della impossibilità di determinarne il numero preciso, che varia ogni volta che si guardano e si contano.