La Cattedrale di Palermo
S. Maria Maddalena

La cappella ritrovata

Solo recenti studi, svolti in concomitanza degli interventi di restauro, effettuati nella Cattedrale di Palermo a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, hanno permesso di poter identificare la cappella della Maddalena nel luogo esatto in cui fu edificata, contigua al muro della chiesa madre, come riportato nella supplica di Gualtiero. Essa è, pertanto, individuabile nella parte bassa della Sagrestia Vecchia, la cui decorazione della cornice esterna, si ritrova uguale nel primo e secondo ordine delle torri scalari, di certa datazione medievale.
All’interno della costruzione si nota la differenza fra i due corpi di fabbrica sovrapposti; la parte sopraelevata nel XV secolo, con volte costolonate a copertura del vano, aveva, anche, occultato parzialmente due grandi monofore, che illuminavano l’interno dell’ Antititulo , prossimo all’ abside del Diaconico .

La costruzione è elevata, dal piano esterno, di circa un metro; al di sotto si trova una cripta, con più camere e la presenza di una botola rettangolare, nella volta, che denuncia il suo uso di luogo sepolcrale, secondo l‘originaria destinazione.
La cappella, edificata per volontà della regina Albiria, ha svelato un altro interessante particolare: un piccolo vano inserito nella muratura di collegamento fra la cappella e l’abside del Diaconico.Questo ambiente, che trova analogia con quello coevo del Duomo di Cefalù era, verosimilmente, il matroneo della Regina, che poteva così assistere alle sacre funzioni, senza essere presente di persona nell’area del presbiterio. Al vano, posto a circa 5 metri di altezza, si poteva accedere da un ballatoio ligneo, oggi scomparso, collegato ad una apertura sul muro orientale, appartenente all’originaria cappella e raggiungibile da una scala a chiocciola che, al contempo, permetteva l’accesso alla sottostante cripta.

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

Le decorazioni interne

La cappella perduta

L’Ecclesia munita

La Bibbia scolpita su pietra

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

Elementi artistici nella nave di Pietro

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

Il disegno strategico di Ruggero II

Un albero pieno di vita

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

I mosaici delle absidi

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

La grande restaurazione

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

Un soffitto mirabile

L’inizio del cantiere

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

La cappella ritrovata

La cappella dei Re

La quadratura del cerchio

La cappella di san Benedetto

Palermo felicissima urbe

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

L’impronta del re

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

La Cappella di S. Maria Maddalena

Le cattedrali dei Re

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

La Bibbia di Pietra

La Cattedrale di Gualtiero

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

Uno spazio tra visibile ed invisibile

Il progetto originario

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

L’area del Santuario

Sotto le crociere del Bema

I mosaici del Presbiterio

La madonna Odigitria

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

Le navate laterali

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

La facciata decorata

L’equilibrio tra architettura e luce

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

Ricognizione delle tombe reali

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

La cattedrale nei secoli

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

Il portico meridionale

Il substrato culturale attraverso il tempo

Le torri e la facciata occidentale

Il cimitero dei re

Un palinsesto della Storia

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

Da Moschea a Cattedrale

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

Oltre l’armonia delle proporzioni

Una nuova cattedrale

Le trasformazioni nei secoli

Un popolo venuto dal Nord

La navata più lunga

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

Le funzioni di culto

Una controversa interpretazione

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

La decorazione musiva