Duomo di Cefalù
Il Contesto 1

Il disegno strategico di Ruggero II

La particolare posizione di Cefalù, situata su valichi nevralgici tra il Val di Mazara e il Val Demone oltre che determinante zona di passaggio per le vallate delle Madonie e dei Nebrodi, divenne la base sulla quale il sovrano diede inizio alla rifondazione della città situata, peraltro, quasi a metà strada tra Palermo e Messina.
Il progetto di rinnovamento organico e unitario di Ruggero II prese forma a partire dalla fondazione della Cattedrale, nel 1131. Da una testimonianza del geografo arabo  Edrisi , riconducibile alla metà del XII secolo, la rilevanza strategica, politica e commerciale della città, veniva accuratamente così descritta: «Giace, sulla spiaggia del mare, Gaflûdî, fortezza simile a città, co’ suoi mercati, bagni e molini, piantati dentro lo stesso paese, sopra un’acqua ch’erompe (dalla roccia), dolce e fresca e dà da bere agli abitanti. La fortezza di Cefalù (è fabbricata) sopra rocce bagnate dal mare. Essa ha un bel porto, al quale vengono delle navi da ogni parte. Il paese è molto popolato.
Gli sovrasta una rocca dalla cima di un erto monte, assai malagevole a salire per cagion della costa alta e scoscesa». Il sovrano normanno apportò consistenti modifiche allo spazio urbano, creando un nuovo assetto viario sovrapposto al precedente di epoca ellenistica – romana.
Il nuovo disegno della via regia, l’attuale corso Ruggero, non fu lasciato al caso, ma diede vita a direzioni geometriche ortogonali all’asse longitudinale della cattedrale. L’ordine che contraddistingue lo schema viario a pettine che si congiunge al fondo della strada contrasta, invece, con l’evidente tortuosità della trama urbana ancora di matrice islamica, situata a monte della stessa. In questo eterogeneo palinsesto di azioni dettate anche da un lungimirante desiderio di consenso politico, numerosi privilegi concessi alla Chiesa, erano volti ad integrare il ceppo latino in una città ancora popolata da etnie bizantine e arabe.

I mosaici del Presbiterio

La cappella di san Benedetto

La Bibbia di Pietra

Da Moschea a Cattedrale

Palermo felicissima urbe

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

Le funzioni di culto

Ricognizione delle tombe reali

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

La cappella dei Re

Una nuova cattedrale

La quadratura del cerchio

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

La Bibbia scolpita su pietra

Il progetto originario

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

Sotto le crociere del Bema

Un albero pieno di vita

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

La Cattedrale di Gualtiero

Il portico meridionale

Le decorazioni interne

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

La grande restaurazione

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

I mosaici delle absidi

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

Oltre l’armonia delle proporzioni

La decorazione musiva

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

Una controversa interpretazione

La madonna Odigitria

L’Ecclesia munita

Un palinsesto della Storia

La cappella perduta

L’area del Santuario

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

Elementi artistici nella nave di Pietro

La facciata decorata

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

Le navate laterali

L’inizio del cantiere

La navata più lunga

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

Un popolo venuto dal Nord

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

Le torri e la facciata occidentale

L’impronta del re

La Cappella di S. Maria Maddalena

Le cattedrali dei Re

Il cimitero dei re

Le trasformazioni nei secoli

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

Uno spazio tra visibile ed invisibile

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

La cattedrale nei secoli

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

L’equilibrio tra architettura e luce

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

Il substrato culturale attraverso il tempo

Un soffitto mirabile

La cappella ritrovata

Il disegno strategico di Ruggero II

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio