Duomo di Cefalù
La facciata ed il portico

I sensi raccontano La facciata ed il portico

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Una chiesa fortezza

La facciata principale, si eleva ad occidente, ed è racchiusa da due imponenti torri a pianta quadrata, dall’apice a forma di piramide. Esse ne ricordano la sua originaria funzione di Ecclesia Munita, una chiesa fortezza, dotata di una serie di camminamenti di ronda, a più livelli e oggi scoperti, realizzati all’interno dello spessore murario, che collegavano le due torri al transetto, a difesa della Cattedrale.

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Magister Ambrosius da Como

Le mani sentono la freddezza della pietra mentre sfiorano il prospetto anteriore della Cattedrale. Restaurato alla fine del Quattrocento, ospita il corpo sporgente del portico tetrastilo, realizzato dal magister Ambrosius da Como, suddiviso in tre grandi arcate, due laterali a sesto acuto e una centrale a pieno centro, sorrette da quattro colonne. Il dinamismo delle volte a crociera costolonate che permeano la copertura del portico, richiama le decorazioni dell’antica porta che, risalente alla seconda metà del XII secolo, resta, ancora ai nostri giorni, un pregevole esempio d’architettura, sebbene il tempo ne abbia compromesso l’opera scultorea realizzata da maestri lapicidi del periodo romanico.

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Inizia il cammino verso la Salvezza

Dopo essersi radunati in piazza e aver percorso mestamente la scalinata, i fedeli oltrepassano la porta regale o Porta Regum e si inoltrano nell’atmosfera senza tempo e ricca di pathos del Duomo di Cefalù. Le chiacchiere dell’esterno, si contrappongono al silenzio assoluto e spirituale che regna dentro l’edificio, prima dell’inizio delle funzioni religiosi. Uomini e donne si raccolgono in una commossa preghiera personale, mentre si rivolgono, con le mani giunte, al grandioso Cristo Pantocratore.

Il portico meridionale

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

La cappella di san Benedetto

La quadratura del cerchio

La grande restaurazione

La cappella perduta

L’equilibrio tra architettura e luce

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

Palermo felicissima urbe

Elementi artistici nella nave di Pietro

Le funzioni di culto

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

La Bibbia di Pietra

L’inizio del cantiere

Il cimitero dei re

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

La madonna Odigitria

I mosaici del Presbiterio

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

Sotto le crociere del Bema

La Cattedrale di Gualtiero

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

La cappella ritrovata

Un albero pieno di vita

Una controversa interpretazione

La navata più lunga

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

Il disegno strategico di Ruggero II

La Cappella di S. Maria Maddalena

Ricognizione delle tombe reali

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

Uno spazio tra visibile ed invisibile

La decorazione musiva

La cattedrale nei secoli

Il progetto originario

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

I mosaici delle absidi

L’area del Santuario

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

Le trasformazioni nei secoli

Un palinsesto della Storia

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

Le navate laterali

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

Da Moschea a Cattedrale

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

L’impronta del re

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

Le cattedrali dei Re

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

La Bibbia scolpita su pietra

La cappella dei Re

Oltre l’armonia delle proporzioni

Il substrato culturale attraverso il tempo

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

Le decorazioni interne

La facciata decorata

Un soffitto mirabile

L’Ecclesia munita

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

Una nuova cattedrale

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

Le torri e la facciata occidentale

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

Un popolo venuto dal Nord

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia