Il Santuario le absidi
La Cattedrale di Palermo

I sensi raccontano il grande Presbiterio e le absidi

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La tribuna marmorea

Nel 1509 Antonello Gagini iniziò una delle opere più grandiose della sua carriera: la tribuna marmorea per il catino dell’abside centrale della Cattedrale. Anche se adesso, dopo i restauri del ‘700, non è più possibile ammirare la maestosa creazione, nei secoli scorsi i devoti che accorrevano in cattedrale, volgendo lo sguardo verso il Santuario potevano contemplare una meraviglia senza tempo, frutto dell’ingegno e della maestria di uno dei massimi scultori del ‘500.

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Incenso e candele: tutto pronto per la celebrazione

Il profumo speziato dell’incenso pervade l’area del Santuario, dove il sacerdote si appresta a iniziare la Sacra celebrazione. I fedeli inginocchiati mestamente sono raccolti in preghiera mentre un diacono accende le candele che creano un soffuso gioco di luci.

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La durevolezza della materia

La Cattedrale di Palermo, così come quella di Cefalù, fu concepita come una ecclesia munita. Per questo fu creato un sistema di passaggi, all’interno delle murature e nelle parti sommitali, come camminamenti di ronda, protetti da eleganti merlature poste a coronamento dell’edificio. Anche nella zona del Presbiterio questi passaggi furono aperti verso l’interno della chiesa, con un loggiato colonnato, costruito con rocchi di cotto, con capitelli gigliati, ricoperto da un intonaco dipinto di rosso e verde.

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Gli echi del Coro

Nel grande Presbiterio è collocato il Coro della cattedrale, una teoria di scanni lignei lavorati a cesello, realizzato nel 1466 in stile gotico catalano. I primi due scanni, a destra e sinistra, sono riservati al Vescovo e al Ciantro della cattedrale. Nel coro siede il Capitolo della cattedrale, composto dai canonici che, nella celebrazione della veglia pasquale, intonano l’Exultet, che riecheggia per tutta la chiesa con maestosa solennità.

Le torri e la facciata occidentale

Sotto le crociere del Bema

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

Il disegno strategico di Ruggero II

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

Il progetto originario

Le trasformazioni nei secoli

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

Uno spazio tra visibile ed invisibile

La madonna Odigitria

L’impronta del re

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

I mosaici delle absidi

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

Un popolo venuto dal Nord

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

Il cimitero dei re

La navata più lunga

La cappella di san Benedetto

La Bibbia scolpita su pietra

L’equilibrio tra architettura e luce

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

La facciata decorata

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

Le decorazioni interne

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

La cappella ritrovata

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

L’inizio del cantiere

Da Moschea a Cattedrale

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

La grande restaurazione

Oltre l’armonia delle proporzioni

La cattedrale nei secoli

Le cattedrali dei Re

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

Palermo felicissima urbe

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

La cappella dei Re

L’Ecclesia munita

L’area del Santuario

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

La Cattedrale di Gualtiero

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

Il substrato culturale attraverso il tempo

Le navate laterali

Elementi artistici nella nave di Pietro

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

Un soffitto mirabile

Un palinsesto della Storia

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

Una controversa interpretazione

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

Le funzioni di culto

La cappella perduta

La decorazione musiva

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

Un albero pieno di vita

Il portico meridionale

Ricognizione delle tombe reali

La Bibbia di Pietra

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

La Cappella di S. Maria Maddalena

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

La quadratura del cerchio

I mosaici del Presbiterio

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

Una nuova cattedrale