Il contesto storico
La Cappella Palatina

I sensi raccontano il contesto storico

vista
La magnificenza del Cassaro

In epoca normanna passeggiare al Cassaro Alto significava ammirare la magnificenza del potere monarchico. L’odierno Cassaro deriva da Qasr, il Palazzo che durante la dominazione islamica divenne sede dell’Emiro. Adesso c’è fermento, dopo l’incoronazione, Ruggero II ha deciso di trasformare l’edificio e ampliarlo per farne la propria reggia. Era una meraviglia per gli occhi: la cortina muraria era intercalata dalle torri di guardia e si poteva già intravedere la rossa cupola della Cappella che il re aveva pensato per se: la Palatina.

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Il mosaicista venuto da Bisanzio

Artigiani, scalpellini, artisti, marmorari: sono tante le maestranze che lavorano all’ampliamento del Qasr e alla costruzione della Cappella personale di re Ruggero, la Palatina. Nello spazio antistante il palazzo un mosaicista proveniente da Bisanzio sceglie le tessere per il ciclo musivo: le osserva, le sfiora, hanno colori sgargianti e una consistenza durevole. Ma adesso non c’è tempo da perdere, la Cappella Palatina dev’essere ultimata tra qualche mese per poi brillare per l’eternità.

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Tra due fiumi

Il Cassaro è in una posizione elevata, tra le depressioni dei fiumi Kemonia e Papireto che, all’epoca, delimitavano il nucleo centrale della città antica. Il suono dell’acqua che scorre donava tranquillità alla gente dell’epoca, affaccendata negli antichi mercati di spezie e tessuti. Per un attimo sembra dimenticare il frastuono e il vigore degli zoccoli dei cavalli con i quali i nobili raggiungevano il palazzo.

Un edificio costruito in un breve spazio di tempo

Il tetto del Paradiso: una delle opere più rappresentative dell’arte medievale

I sensi raccontano il ciclo musivo

La splendida Zisa e il suo giardino: solacium regi tra suoni, colori e profumi

I loca solatiorum: dimore per lo svago, il benessere e la caccia

Il parco del Genoardo, il giardino dei piaceri e della meraviglia

La veste architettonica e le trasformazioni nel tempo

L’interno barocco

Il Cassaro

Le decorazioni del campanile

Dall’oblio al recupero della memoria

Forme e colori del soffitto ligneo

Dal terremoto al crollo

I sensi raccontano l’archittetura

I sensi raccontano l’architettura e le decorazioni

I sensi raccontano il contesto storico Zisa

I sensi raccontano il soffitto

I mosaici del transetto e delle absidi

Il soglio reale

I sensi raccontano l’architettura esterna e l’impianto originario

I sensi raccontano la decorazione barocca

La cappella di San Pietro nel Real Palazzo

I sensi raccontano la pavimentazione

I mosaici delle navate

I sensi raccontano la Zisa nei secoli

I restauri

I sensi raccontano l’interno

I sensi raccontano i restauri

L’interno della chiesa

L’esterno barocco

Stili diversi e trasformazioni, per una “delle più belle costruzioni che si possono vedere”

La nascita del regno normanno

I sensi raccontano il contesto storico

L’oro e la luce: lo splendore dei mosaici della Cappella Reale

Il palazzo ritrovato

L’antico convento della Martorana, storia di devozione e tradizione

La conquista normanna della Sicilia e la nascita di un nuovo regno latino

Il ciclo musivo, un cammino ascendente verso la luce

L’involucro architettonico: la pianta a croce greca orientata verso la luce

Lo spazio architettonico

Le decorazioni

La pavimentazione: forme, motivi e iconografia

Il ritorno dell’acqua

Intrecci di saperi nella Palermo normanna

Il pavimento in opus sectile della Cappella Palatina

Il Palazzo che fu dei re

La dedica dell’Ammiraglio

Un crescendo architettonico

I sensi raccontano il contesto storico la martorana