Gli ambiti interni

L’equilibrio tra architettura e luce

L’interno della Cattedrale restituisce sulla superficie di pareti e pilastri un ritmo decorativo sempre più incalzante, a partire dall’entrata principale all’altare.
Nello spazio compreso tra le navate , l’area parietale sottostante i mosaici, è rivestita dal colore candido del marmo e decorata da intarsi policromi, a disegno geometrico, inseriti all’interno di fasce verticali, a distanza regolare, racchiuse da sottili cornici marmoree.
Non è certo che le navatelle fossero ornate, all’epoca della fondazione del Duomo, sebbene un apparato decorativo rientrasse sicuramente nel progetto. Quello attualmente visibile è opera di recente restauro . Allo stesso modo rimasero incompiuti anche il soffitto in legno e il pavimento della navata centrale, sebbene anch’essi, completati in epoca successiva, dovessero rispettare il disegno del committente.
L’equilibrata disposizione delle colonne che si susseguono al centro della navata maggiore, determina le dimensioni di questo spazio principale, illuminato da nove finestre disposte sul medesimo asse degli archi colonnati , ma ad un livello più basso rispetto al corpo orientale, influenzandone la composizione decorativa. In origine, le fonti di luce , sensibili al mutare delle stagioni tanto da condizionare la percezione dei colori all’interno del Tempio, producevano un effetto totalmente diverso da quello che percepiamo oggi.
Le lastre di piombo forato poste sulle finestre, per lunghi secoli, fino al 1658, hanno reso l’interno semibuio. L’esigenza di una nuova sistemazione liturgica, rese necessaria la sostituzione delle transenne in piombo che ostacolavano l’accesso alla luce del sole con nuove vetrate, ulteriormente fornite, durante il restauro eseguito tra il 1995 e il 1957, di transenne supplementari in lega metallica per mitigare l’eccessiva luminosità. Come in tutte le chiese medievali, lo spazio sacro era rischiarato dal bagliore delle candele, che a Monreale, si scorgevano con una tenue tinta nei grandi lampadari in metallo sorretti, dall’alto, da catene di ferro.

L’Ecclesia munita

Le torri e la facciata occidentale

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

La cappella ritrovata

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

Palermo felicissima urbe

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

Il progetto originario

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

La navata più lunga

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

La Cattedrale di Gualtiero

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

L’inizio del cantiere

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

Le decorazioni interne

L’equilibrio tra architettura e luce

Una nuova cattedrale

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

La Bibbia di Pietra

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

La cappella di san Benedetto

La Cappella di S. Maria Maddalena

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

La madonna Odigitria

Il cimitero dei re

Un popolo venuto dal Nord

Un albero pieno di vita

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

Un palinsesto della Storia

L’area del Santuario

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

La quadratura del cerchio

La facciata decorata

La Bibbia scolpita su pietra

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

I mosaici del Presbiterio

Il portico meridionale

La cappella dei Re

I mosaici delle absidi

Il substrato culturale attraverso il tempo

Le trasformazioni nei secoli

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

Le navate laterali

Le cattedrali dei Re

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

L’impronta del re

Una controversa interpretazione

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

Sotto le crociere del Bema

Ricognizione delle tombe reali

Oltre l’armonia delle proporzioni

Elementi artistici nella nave di Pietro

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

La decorazione musiva

La grande restaurazione

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

La cappella perduta

Un soffitto mirabile

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

Il disegno strategico di Ruggero II

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

Da Moschea a Cattedrale

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

Uno spazio tra visibile ed invisibile

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

La cattedrale nei secoli

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

Le funzioni di culto

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon