Lipari

Lipari, dove la storia si intreccia con i vulcani creando l’archeologia

Lipari è la più grande e la più popolosa delle isole Eolie.
La prima attività vulcanica, al di sopra del livello del mare, è iniziata circa 220000 anni fa, e da quel momento in periodi più o meno regolari ha costruito tutta la parte settentrionale dell’isola.
La parte meridionale, quella dei duomi vulcanici di Monte Guardia e Monte Giardina, e dei Faraglioni, si è invece sviluppata da 45000 a 15000 anni fa.
L’ultima attività vulcanica, con l’emissione di pomice ed ossidiana , si è avuta invece tra l’800 e il 1100 nella parte nord-orientale dell’isola, tra i paesini di Canneto ed Acquacalda.
Dal punto di vista naturalistico, Lipari ha sempre attratto la curiosità degli studiosi, perché rappresenta un luogo unico dove poter osservare all’interno della stessa isola delle tipologie di manifestazioni vulcaniche così differenti, dagli scuri basalti all’ossidiana per arrivare fino alla pomice.
Lipari è sempre stata la più abitata e la principale tra le isole Eolie, e la sua storia lo descrive benissimo. Già in età antica, Lipari è stata sempre al centro delle vie commerciali del Mediterraneo, anche grazie alla grande presenza di ossidiana, utilizzata all’epoca per utensili di vario genere ed impiego. Tale materia prima garantiva un’elevata possibilità di guadagno e successo economico.
Rinvenimenti storici in tutta Italia, in Francia e in Dalmazia, fanno comprendere come l’ossidiana di Lipari rappresentò uno strumento innovativo per la costruzione di utensili fino ad essere esportata a migliaia di chilometri di distanza.
Il connubio tra le opere d’arte naturali, create dall’attività vulcanica, e quelle storiche ed archeologiche create dall’uomo durante la sua storia millenaria rende la visita di Lipari un’esperienza unica.

Lipari al centro della storia del Mediterraneo

La parte nascosta delle Eolie

Come si forma la pomice

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Il villaggio preistorico di Cala Junco

Sette isole, decine di vulcani

Le Eolie, dove è nata la vulcanologia

Panarea, dove mare e vulcani diventano scultori

Filicudi, paradiso sommerso

L’eruzione del 2002-03

Il Gran Cratere de La Fossa: dove il vulcano diventa uno scultore

Il laghetto salato di Lingua

La Sciara del Fuoco

I crateri sommitali

La Cattedrale di Lipari e il chiostro Normanno del Monastero Benedettino

Lipari, dove la storia si intreccia con i vulcani creando l’archeologia

I Faraglioni di Panarea

La plasticità dei fanghi di Vulcano

Vulcano, la più giovane tra le opere d’arte Eoliane

I sensi raccontano i crateri sommitali

La pòlis dei vivi e la necròpolis dei morti

La Malvasìa delle Lipari DOC

Pollara, tra poesia e bellezza

Gli elementi morfologici sottomarini delle Isole Eolie

Alicudi, dove il tempo si è fermato

Storie di mare e naufragi. I relitti delle Isole Eolie

Salina, l’isola verde dalle montagne gemelle

Le Terme di San Calogero

Panarea e la sua storia

Stromboli, il vulcano che respira

L’antica produzione del sale

Il Castello di Lipari, “fuso” con la lava

Il villaggio di Capo Graziano

I sensi raccontano le fumarole del porto di Vulcano

Filicudi: piccola isola, grande storia