Filicudi

Filicudi: piccola isola, grande storia

I primi nuclei di popolazioni erano presenti a Filicudi, così come nelle altre sei isole, già dal neolitico superiore, circa 5000 anni fa. Gli scavi, abbastanza recenti, effettuati a Capo Graziano, hanno messo in luce una ventina di capanne dalla forma ovale, alcune delle quali con struttura a “spina di pesce”, poste su un promontorio del versante occidentale della montagnola a circa 100 metri sopra il livello del mare. Queste costruzioni erano realizzate in questo modo per meglio difendersi dai frequenti attacchi e dalle violente incursioni a cui era soggetta l’isola.

L’isola di Filicudi
L’isola di Filicudi, vista dall’aereo. In primo piano è presente il promontorio di Capo Graziano, che finisce con un piccolo conetto vulcanico di forma ellissoidale. In secondo piano, a forma triangolare, la parte più ambia dell’isola di Filicudi, con varie case di colore bianco sui suoi fianchi.

Sul punto più alto di Capo Graziano campeggia, infine, l’antico altare sacrificale di questi antichi popoli.
Oltre la parte emersa, Capo Graziano custodisce nei suoi fondali marini millenni di storia, tanto da permettere la creazione di un museo sottomarino accessibile solo ai sub più esperti e in possesso di un brevetto avanzato. Sono ben nove i relitti adagiati nel fondo di Capo Graziano a causa dei naufragi dovuti alla secca qui presente. Sono diversi i percorsi che permettono ai subacquei e agli amanti della cultura di ammirare le meraviglie che il fondale custodisce.
Si può scendere fino ad una profondità massima di 45 metri, punto dal quale si può ammirare il relitto A, di età greca, che risale a circa 2100 anni fa. E, sempre dallo stesso punto, si può scorgere il relitto G, ancora oggi quasi interamente insabbiato, risalente a 2500 anni fa. Oltre i relitti, nel fondale di Capo Graziano, si possono ammirare numerose anfore , vasellame e corredi.
Parte di questi reperti archeologici è conservata nella sede del museo filicudaro di Bernabò Brea, diviso in cinque aree espositive e situato a Filicudi Porto in una caratteristica abitazione eoliana.

I sensi raccontano il villaggio preistorico di Cala Junco

La pòlis dei vivi e la necròpolis dei morti

Le Eolie, dove si è iniziato a studiare i vulcani

Alicudi, dove il tempo si è fermato

Le fumarole del porto di Vulcano

I sensi raccontano i Faraglioni di Panarea

Sette isole dai diversi volti

L’antica produzione del sale

La plasticità dei fanghi di Vulcano

I sensi raccontano il laghetto salato di Lingua

La Sciara del Fuoco

Panarea, l’isola dei Faraglioni

Vino, olio e capperi: capolavori della natura e rampa di lancio dell’economia Eoliana

Sette isole, decine di vulcani

Il villaggio preistorico di Cala Junco

Il Castello di Lipari, “fuso” con la lava

Il villaggio di Capo Graziano

I crateri sommitali

I vulcani

Il laghetto salato di Lingua

Il bianco candido delle cave di pomice

Salina, l’isola verde dalle montagne gemelle

Da dove arrivano i gas di Vulcano

La parte nascosta delle Eolie

Filicudi: piccola isola, grande storia

Lipari, dove la storia si intreccia con i vulcani creando l’archeologia

La Cattedrale di Lipari e il chiostro Normanno del Monastero Benedettino

Stromboli, il vulcano che respira

Il Gran Cratere de La Fossa

I sensi raccontano il porto di Vulcano

I Faraglioni di Panarea

Filicudi, paradiso sommerso

Al centro del commercio nella storia

I sensi raccontano il Castello di Lipari

Pollara, tra poesia e bellezza

Vulcano, il più famoso vulcano del mondo

Miti e leggende sui vulcani