Salina

I sensi raccontano Pollara

vista
I colori del tramonto

Oltre che per le sue bellezze naturalistiche, Pollara è famoso per la cornice che si viene a creare durante il tramonto.
Ecco quindi che, posizionati sul belvedere poco prima di scendere verso il paesino, è possibile ammirare il sole che cala di fronte a voi a lato delle isole di Filicudi ed Alicudi. Vedrete la linea dell’orizzonte cambiare colore da un blu intenso, alle mille sfumature del giallo e dell’arancio, per arrivare quindi a un verdognolo poco prima che il sole scompaia dietro l’acqua.

olfatto
L’universale odore del mare

Scendete lungo la scalinata che porta al mare sotto la baia di Pollara.
Arriverete a degli antichi rifugi di pescatori, rimessi in funzione solamente negli ultimi dieci anni. Provate a sdraiarvi sulla scogliera o a sedervi lungo un muretto a secco: se non l’avete mai sentito, qui sentirete chiaramente e distintamente l’odore del mare attraversare le vostre narici.

tatto
Le ginestre

Se siete fortunati e vi trovate a Pollara tra marzo e giugno, potrete ammirare lo spettacolo delle ginestre in fiore. Piante ad arbusto, a prima vista spinose ed inospitali, ma dai splendidi fiori giallo intenso. Provate però a toccare le foglie delle ginestre.
Vi stupirà quanto esse possano essere lisce al tatto. Vi sembrerà quasi di sentire tra le mani la lucentezza che questi steli emanano durante la primavera.

gusto
Il salato che può diventare dolce

Pollara è il luogo di Salina dove si coltivano più capperi, anche grazie alla sua esposizione al sole e alla brezza marina.
Il cappero però non è solo una guarnizione ad alcuni piatti di pasta o di pesce.
Provate a cercare, tra i prodotti locali, le nuove forme e la nuova vita che sta prendendo il cappero durante gli ultimi anni: dal cappero candito, alla marmellata di capperi, al semifreddo e al gelato al cappero.
Potrete quindi gustare allo stesso momento una parte dolce e una parte “selvaggia” che è tipica del cappero. Il cappero, infatti, per sua natura non è salato, quella è solo una modalità di conservazione dello stesso.

udito
Il falco e la brezza

Provate a raggiungere la parte sud del paese di Pollara, quasi vicino alla falèsia della baia e in direzione della Falconiera.
Qui, nel perfetto silenzio, udirete il Falco della Regina roteare sopra le vostre teste, o magari mentre si tuffa in acqua per acciuffare qualche pesciolino.

La pòlis dei vivi e la necròpolis dei morti

Lipari, dove la storia si intreccia con i vulcani creando l’archeologia

L’antica produzione del sale

I sensi raccontano il Castello di Lipari

I Faraglioni di Panarea

La plasticità dei fanghi di Vulcano

La Sciara del Fuoco

Sette isole, decine di vulcani

Il bianco candido delle cave di pomice

Filicudi, paradiso sommerso

Le fumarole del porto di Vulcano

Al centro del commercio nella storia

Salina, l’isola verde dalle montagne gemelle

Il Castello di Lipari, “fuso” con la lava

Panarea, l’isola dei Faraglioni

I sensi raccontano il villaggio preistorico di Cala Junco

Sette isole dai diversi volti

Alicudi, dove il tempo si è fermato

I vulcani

I sensi raccontano il porto di Vulcano

I sensi raccontano il laghetto salato di Lingua

Il laghetto salato di Lingua

La parte nascosta delle Eolie

Da dove arrivano i gas di Vulcano

Pollara, tra poesia e bellezza

Vino, olio e capperi: capolavori della natura e rampa di lancio dell’economia Eoliana

Il villaggio di Capo Graziano

Filicudi: piccola isola, grande storia

Miti e leggende sui vulcani

Le Eolie, dove si è iniziato a studiare i vulcani

Stromboli, il vulcano che respira

I crateri sommitali

Vulcano, il più famoso vulcano del mondo

La Cattedrale di Lipari e il chiostro Normanno del Monastero Benedettino

Il Gran Cratere de La Fossa

I sensi raccontano i Faraglioni di Panarea

Il villaggio preistorico di Cala Junco