Lipari

I sensi raccontano il Castello di Lipari

vista
Roccia e blocchi da costruzione che si fondono

Il Castello di Lipari rappresenta uno di quei classici casi in cui le fondamenta sono costituite da un unico ammasso roccioso. Nel caso di Lipari, le mura costruite nel XVI secolo sono costituite da blocchi il cui colore si fonde con quello della roccia.
I blocchi sono anche appoggiati all’interno di insenature della roccia a formare un tutt’uno.
Vale la pena di impegnare un po’ di tempo per girare la cinta muraria ed ammirarne la perfetta intercalazione con il duomo lavico sottostante.

udito
Quasi una città

Il centro di Lipari è stato costruito per essere il più simile possibile ad una città della terraferma. Ma la sua dimensione, la presenza di stretti vicoli e pochissime strade rotabili, non lo rende paragonabile. La differenza si nota comunque dal passare dai meno 100 abitanti di molte delle altre isole ai 12.000 di Lipari.  Mentre siete al Castello provate quindi a chiudere gli occhi e ad ascoltare: udirete il via-vai degli aliscafi, delle navi, dei motoscafi, ma anche i mezzi che si spostano nelle vie tra Marina Lunga e Marina Corta.

olfatto
Il pesce delle Eolie

Nella banchina di Marina Lunga, dove attraccano gli aliscafi e le navi, ogni mattina sbarcano anche diversi pescherecci che scaricano pesce fresco, tra cui i famosi gamberi delle Eolie. Camminando lungo la banchina e verso la vicina pescheria, si sentirà il vero odore del mare.

gusto
Mangiare vero pesce a Lipari

Lipari è piena di ristoranti dove poter mangiare del buon pesce fresco. È importante rispettare la sostenibilità della pesca, e quindi assaporare solo il pesce tipico del periodo in cui andate alle Eolie. Il totano e il pescespada sono gusti senza tempo!

tatto
Come isolare un castello dal caldo e dal freddo

Dirigendosi verso l’ingresso del Castello di Lipari e toccando l’esterno e l’interno delle mura in qualsiasi ora della giornata, si percepirà una differenza notevole di temperatura, con l’interno che si mantiene sempre fresco in estate e mite in inverno.

Il Castello di Lipari, “fuso” con la lava

I sensi raccontano i crateri sommitali

Salina, l’isola verde dalle montagne gemelle

Vulcano, la più giovane tra le opere d’arte Eoliane

Panarea e la sua storia

Le Eolie, dove è nata la vulcanologia

Stromboli, il vulcano che respira

I sensi raccontano le fumarole del porto di Vulcano

Il Gran Cratere de La Fossa: dove il vulcano diventa uno scultore

Il villaggio preistorico di Cala Junco

Filicudi: piccola isola, grande storia

La Sciara del Fuoco

Lipari, dove la storia si intreccia con i vulcani creando l’archeologia

Lipari al centro della storia del Mediterraneo

Storie di mare e naufragi. I relitti delle Isole Eolie

Pollara, tra poesia e bellezza

I sensi raccontano i Faraglioni di Panarea

Alicudi, dove il tempo si è fermato

I crateri sommitali

L’eruzione del 2002-03

La pòlis dei vivi e la necròpolis dei morti

Il villaggio di Capo Graziano

Il laghetto salato di Lingua

I Faraglioni di Panarea

L’antica produzione del sale

Le Terme di San Calogero

Panarea, dove mare e vulcani diventano scultori

Gli elementi morfologici sottomarini delle Isole Eolie

Sette isole, decine di vulcani

La plasticità dei fanghi di Vulcano

La parte nascosta delle Eolie

La Cattedrale di Lipari e il chiostro Normanno del Monastero Benedettino

Filicudi, paradiso sommerso

La Malvasìa delle Lipari DOC

Come si forma la pomice