Il Castello di Lipari rappresenta uno di quei classici casi in cui le fondamenta sono costituite da un unico ammasso roccioso. Nel caso di Lipari, le mura costruite nel XVI secolo sono costituite da blocchi il cui colore si fonde con quello della roccia.
I blocchi sono anche appoggiati all’interno di insenature della roccia a formare un tutt’uno.
Vale la pena di impegnare un po’ di tempo per girare la cinta muraria ed ammirarne la perfetta intercalazione con il duomo lavico sottostante.
Il centro di Lipari è stato costruito per essere il più simile possibile ad una città della terraferma. Ma la sua dimensione, la presenza di stretti vicoli e pochissime strade rotabili, non lo rende paragonabile. La differenza si nota comunque dal passare dai meno 100 abitanti di molte delle altre isole ai 12.000 di Lipari. Mentre siete al Castello provate quindi a chiudere gli occhi e ad ascoltare: udirete il via-vai degli aliscafi, delle navi, dei motoscafi, ma anche i mezzi che si spostano nelle vie tra Marina Lunga e Marina Corta.
Nella banchina di Marina Lunga, dove attraccano gli aliscafi e le navi, ogni mattina sbarcano anche diversi pescherecci che scaricano pesce fresco, tra cui i famosi gamberi delle Eolie. Camminando lungo la banchina e verso la vicina pescheria, si sentirà il vero odore del mare.
Lipari è piena di ristoranti dove poter mangiare del buon pesce fresco. È importante rispettare la sostenibilità della pesca, e quindi assaporare solo il pesce tipico del periodo in cui andate alle Eolie. Il totano e il pescespada sono gusti senza tempo!
Dirigendosi verso l’ingresso del Castello di Lipari e toccando l’esterno e l’interno delle mura in qualsiasi ora della giornata, si percepirà una differenza notevole di temperatura, con l’interno che si mantiene sempre fresco in estate e mite in inverno.