Ipogei e Catacombe: l'epoca Paleocristiana

Tracce del Cristianesimo a Siracusa

Le case e le strade della moderna Siracusa sorgono sopra un mondo sotterraneo, una fitta rete di cunicoli scavati direttamente nella pietra: le catacombe, databili dal 220 al 315 d.C.
L’uso di seppellire i defunti in ambienti sotterranei era noto già agli etruschi, agli ebrei e ai romani, ma con il cristianesimo nacquero dei cimiteri sotterranei (ipogèi), molto più complessi ed ampi, per accogliere in un’unica necròpoli un’intera comunità.
Le catacombe erano poste inizialmente al di fuori della città perché la sepoltura urbana era vietata dalla legge romana per motivi religiosi e di igiene. Il complesso delle catacombe siracusane, per importanza ed estensione, è considerato secondo solo a quello di Roma.
Comprende infatti le Catacombe di S. Lucia , che ospitarono le spoglie della santa, le Catacombe di Vigna Cassia e le Catacombe di S. Giovanni.
Le catacombe siracusane si svilupparono nell’area del quartiere Acradina, dove i fossóres, cioè coloro che scavavano gallerie e sepolture, sfruttarono il sistema di tunnel per l’approvvigionamento dell’acqua e riadattarono alcuni dei luoghi destinati alle fornaci delle botteghe di vasai.
La presenza di cimiteri cristiani conferma la forte impronta religiosa della città. Sebbene non vi siano prove storiche sulla diffusione della religione cristiana a Siracusa, è probabile che i siracusani appresero il messaggio evangelico molto prima di altre città dell’occidente, proprio a causa della posizione strategica della città, divenuta crocevia di navi che da Oriente si dirigevano verso l’Occidente. Alcuni studiosi sostengono che sia stato proprio San Paolo il fondatore del cristianesimo a Siracusa, sulla base delle parole riportate negli Atti degli Apostoli (28,11-13), dove si racconta che nell’anno 61 d.C., una nave salpata dall’isola di Malta, approdò al porto di Siracusa e vi rimase tre giorni. A bordo, insieme a Luca si trovava anche l’apostolo Paolo, che veniva condotto a Roma per essere giudicato.

L’Anfiteatro romano

La fortificazione spagnola

L’interno del Duomo di Ortigia

Leggende e magici echi nelle Latomìe di Siracusa

Le mura Dionigiane: un capolavoro di ingegneria greca

La Chiesa di Santa Lucia alla Badia

L’ara di Ieróne II: luogo di sangue e di fuoco

Il significato culturale della tragedia

Le funzioni del Castel Maniace

Siracusa durante la tirannide di Dionigi

Il Teatro Greco di Siracusa

Il Castello Eurìalo

L’Athènaion del tiranno Gelóne

Gli spettacoli gladiatori

I bagni ebraici: il miqveh di Casa Blanca

Cripta di San Marciano

Il Museion e la grotta del Ninfèo

La chiesa di San Giovanni alle Catacombe

Il Castello Maniace

Piazza del Duomo: un luogo sacro degli antichi greci

Tempio di Apollo

Le catacombe di San Giovanni

Nel regno del re Hyblon: Pantalica tra storia e leggenda

L’architettura della Piazza

La Cattedrale di Siracusa

La Cultura di Pantalica

La Siracusa romana, potenza militare grazie al genio di Archimede

L’Orecchio di Dionìsio e la Grotta dei Cordari

Pantalica bizantina

Il Palazzo del Senato

Le Venationes

Luogo di incontro di mari e civiltà

Pantalica: dove la natura e la storia si fondono

Tracce del Cristianesimo a Siracusa

Ortigia. La Venere che sorge dalle acque del mare

La Neàpolis dal passato a oggi

La Giudècca, il cuore ebraico nascosto di Siracusa

Ebrei popolo errante