Ortigia

I sensi raccontano l’isola di Ortigia

olfatto
Ortigia e il profumo di mare

Un luogo come Ortigia, un lembo di terra circondato dall’acqua, non può che essere associato all’odore del mare. Un aroma di freschezza inebria l’olfatto di chi giunge su questa terra, mescolato agli odori di salsedine, alghe e pesce. Essenze capaci di evocare forti sensazioni e idee astratte: il viaggio, la ricerca, la stagione estiva, l’aria, l’esperienza del passato.Ortigia e il profumo di mare

udito
Il simpòsio: musica, canti e danze

Nel ricordo della gloriosa pòlis greca, immergiamoci nell’atmosfera del simpòsio, durante il quale, giovani donne chiamate “eteree” erano invitate a danzare e a suonare l’aulòs, il flauto. La musica aveva infatti un ruolo molto importante nel simpòsio.
Oltre all’aulòs erano spesso presenti la lira e la cetra e, raramente, il cròtalo e piccoli tamburi, come dimostrano le numerose raffigurazioni vascolari.
I musicisti non erano gli unici a cantare, ma erano accompagnati dagli stessi convitati, che si esibivano a turno. Chi non sapeva suonare, invece, sottolineava il ritmo del suo canto segnando il tempo con ramoscelli di alloro o di mirto.

gusto
Vino e “stuzzichini” durante il simpòsio

Durante il simpòsio, a differenza di quanto avveniva nel banchetto, si beveva abbondante vino accompagnato da assaggi della tipica alimentazione greca: formaggio, olive, frutta secca o esotica e stuzzichini salati o piccanti. Giovani coppieri mescolavano il vino all’acqua in grandi vasi, spesso all’esterno delle stanze del simpòsio, e mettevano il liquido dentro speciali brocche da vino, le oinochòe.

tatto
Le “piumose” piante di papiro

Tra le acque della Fonte Aretusa, è possibile ammirare la pianta del papiro (Cyperus papyrus): una pianta acquatica, importata dall’Egitto.

zoom piante di papiro
Le "piumose" piante di papiro

Le piante di papiro sono composte da steli alti e rigidi, il cui fusto appare al tatto molto duro e legnoso. Su di esso spiccano delle infiorescenze con raggi lunghi dai 10 ai 30 centimetri, che portano delle spighe dal colore paglierino. Passando la mano attraverso la folta piantagione, questi numerosissimi rami filiformi appariranno morbidi e piumosi. Il papiro siracusano appartiene ad una delle numerose specie di papiri «classici», il più famoso dei quali era il tipo egiziano, da tempo scomparso dalla valle del Nilo.

Tempio di Apollo

Il Castello Maniace

Il Teatro Greco di Siracusa

Il Palazzo del Senato

La chiesa di San Giovanni alle Catacombe

La Siracusa romana, potenza militare grazie al genio di Archimede

La Giudècca, il cuore ebraico nascosto di Siracusa

La Cultura di Pantalica

L’Orecchio di Dionìsio e la Grotta dei Cordari

Siracusa durante la tirannide di Dionigi

Luogo di incontro di mari e civiltà

Pantalica bizantina

Tracce del Cristianesimo a Siracusa

Le catacombe di San Giovanni

Ebrei popolo errante

L’interno del Duomo di Ortigia

Le funzioni del Castel Maniace

Cripta di San Marciano

Il Castello Eurìalo

L’ara di Ieróne II: luogo di sangue e di fuoco

La Chiesa di Santa Lucia alla Badia

Nel regno del re Hyblon: Pantalica tra storia e leggenda

Le Venationes

Ortigia. La Venere che sorge dalle acque del mare

Il significato culturale della tragedia

L’architettura della Piazza

L’Anfiteatro romano

La fortificazione spagnola

Leggende e magici echi nelle Latomìe di Siracusa

L’Athènaion del tiranno Gelóne

I bagni ebraici: il miqveh di Casa Blanca

La Neàpolis dal passato a oggi

Piazza del Duomo: un luogo sacro degli antichi greci

Il Museion e la grotta del Ninfèo

Pantalica: dove la natura e la storia si fondono

Gli spettacoli gladiatori

La Cattedrale di Siracusa

Le mura Dionigiane: un capolavoro di ingegneria greca