La Neàpolis

I sensi raccontano la Neàpolis

udito
L’acustica del teatro greco

Una delle particolarità del teatro greco è la sua eccezionale acustica.
Anticamente gli attori non usavano infatti microfoni per amplificare il suono della voce, eppure anche gli spettatori che si trovavano sulle gradinate più alte riuscivano ad ascoltare gli spettacoli. Il segreto dell’acustica dei teatri greci è legato alla loro forma a semicerchio che permette di “trattenere” i suoni.
Acustica Teatro Greco

olfatto
Il pino marittimo

Immerso nella natura, il Teatro greco di Siracusa accoglie i visitatori tra le fragranze e i profumi delle piante e degli alberi che costellano il parco.
Tra gli odori che appartengono alla terra, emerge in particolare il pino mediterraneo.
Questo albero, chiamato pino marittimo, è molto diffuso in Sicilia e si distingue dall’albero che produce i pinoli proprio grazie all’odore pungente dei suoi aghi.Ramo Pino Marittimo

vista
La visione panoramica dalla càvea del teatro greco

Gli antichi greci sceglievano con cura il luogo dove costruire i teatri, dai quali era sempre possibile osservare un bellissimo panorama.
Il teatro di Siracusa offriva una splendida prospettiva sul porto e sull’isola di Ortigia.
Oggi, dalle gradinate dell’antica càvea, lo sguardo sul mar Mediterraneo è ostacolato da una distesa di alberi e piccoli arbusti attraverso cui la luce del sole filtra chiara e verdastra di giorno, e rossa e calda durante il tramonto.

gusto
La dieta dei gladiatori

I gladiatori vivevano all’interno di palestre gestite da un proprietario che li manteneva e li preparava ai combattimenti: le familiae. Qui, essi, dovevano seguire una dieta particolare per migliorare la loro potenza fisica, la quale prevedeva molti legumi, cereali, cipolle, aglio, semi di finocchio, frutta e fichi secchi, ed era povera di carne.
Il menù prevedeva anche latticini, olio, miele e vino.
La sera prima degli spettacoli, i gladiatori potevano partecipare ad un ricco banchetto per acquistare energia. In questa occasione, mangiavano focacce d’orzo cosparse di miele e bevevano infusi di fieno dalle proprietà rinforzanti.

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