La Neàpolis

L’Orecchio di Dionìsio e la Grotta dei Cordari

L’Orecchio di Dionìsio, nell’antica latomìa del Paradiso, è una grotta artificiale alta circa venti metri, scavata nella roccia calcarea.
La sua profondità raggiunge i settanta metri, sviluppandosi internamente secondo la forma di una “S”, mentre le sinuose pareti convergono verso l’alto in un arco a sesto acuto .
Si racconta che il nome del luogo sia stato pensato da Caravaggio, il quale, quando visitò la grotta durante il suo soggiorno a Siracusa, notò la sua somiglianza con la forma di un padiglione auricolare.Vista frontale Orecchio DionisioIl nome allude di certo anche alle straordinarie qualità acustiche della cava, che permettono di amplificare ogni minimo suono fino a sedici volte, come testimoniano anche le parole del pittore Jean-Pierre Houël , che nelle sue meticolose descrizioni menzionava l’eccezionale acustica di questo antro naturale, densamente frequentato anche da suonatori e musicisti che qui eseguivano le loro prove del suono, soffiandoA il corno e battendo il tamburo.
Secondo le ricostruzioni dello scrittore siceliòta Diodòro Siculo, il tiranno Dionìsio avrebbe rinchiuso, in questo spazio o nella vicina Grotta dei Cordari , il poeta Filòsseno , con l’accusa di non apprezzare le opere letterarie del tiranno.
La particolare conformazione dell’Orecchio di Dionìsio, unita alla penombra e alle sue proprietà acustiche, ha contribuito a connotare il sito da un alone di mistero.
Nel complesso della Latomìa del Paradiso si trova anche la Grotta dei Cordari, così chiamata perché utilizzata per secoli dai produttori di corde che qui trovavano un luogo di lavoro ideale, grazie all’alto tasso di umidità presente al suo interno.
La Grotta dei Cordari era famosa fin dalla più remota antichità e moltissimi viaggiatori la raffigurarono nei loro disegni e nelle loro litografie. Tra le pitture più significative dal punto di vista storico, si ricorda l’acquerello su carta di Francesco Paolo Priolo del 1867, nel quale la suggestiva architettura della grotta fa da sfondo alla predica di San Paolo .

L’Athènaion del tiranno Gelóne

Il Palazzo del Senato

Leggende e magici echi nelle Latomìe di Siracusa

Il Teatro Greco di Siracusa

Il significato culturale della tragedia

La chiesa di San Giovanni alle Catacombe

La Cattedrale di Siracusa

Il Museion e la grotta del Ninfèo

Le Venationes

La fortificazione spagnola

La Neàpolis dal passato a oggi

Pantalica: dove la natura e la storia si fondono

Il Castello Maniace

Luogo di incontro di mari e civiltà

La Giudècca, il cuore ebraico nascosto di Siracusa

Gli spettacoli gladiatori

Siracusa durante la tirannide di Dionigi

Ortigia. La Venere che sorge dalle acque del mare

Ebrei popolo errante

Tempio di Apollo

Le funzioni del Castel Maniace

L’Anfiteatro romano

L’architettura della Piazza

L’Orecchio di Dionìsio e la Grotta dei Cordari

Le mura Dionigiane: un capolavoro di ingegneria greca

Nel regno del re Hyblon: Pantalica tra storia e leggenda

La Siracusa romana, potenza militare grazie al genio di Archimede

Tracce del Cristianesimo a Siracusa

Piazza del Duomo: un luogo sacro degli antichi greci

L’ara di Ieróne II: luogo di sangue e di fuoco

Il Castello Eurìalo

I bagni ebraici: il miqveh di Casa Blanca

La Cultura di Pantalica

L’interno del Duomo di Ortigia

La Chiesa di Santa Lucia alla Badia

Le catacombe di San Giovanni

Pantalica bizantina

Cripta di San Marciano